Alla vigilia di Lazio-Sassuolo, mister Roberto De Zerbi ha voluto fare il punto sulla gara contro i biancocelesti, sottolineando il tipo di partita che vorrà dai suoi.
Il mister non si considera salvo: “Sarà una partita fisica. Vogliamo rispettare la nostra tradizione di quest’anno: giocare, stare attenti in fase difensiva e avere il coraggio di offendere. Andremo a fare una grande partita, a cercare di far punti anche contro una squadra forte come la Lazio. Quando torniamo dalle trasferte c’è sempre un pizzico di dispiacere, dopo Milano e Bologna ad esempio. Domenica notte voglio tornare a casa con la felicità. Se non facciamo punti a Roma e le altre dovessero vincere ci ritroveremmo come giovedì mattina. Sembravamo morti, poi giovedì sera sembravamo salvi. Non è vero né l’una né l’altra cosa. La verità è che dobbiamo fare ancora diversi punti. Ci troviamo nella posizione che ci saremmo meritati da sempre. Non so se siamo pronti per andare oltre la Fiorentina. Dobbiamo provare ad insidiarla però. 35 punti non bastano per considerarsi salvi. Dobbiamo farne ancora parecchi. Non so quanto. Sin da gennaio era prevedibile un finale così”.
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La gara sarà importantissima: “A differenza della Lazio non siamo abituati a giocare ogni tre giorni. Dovremo stare attenti a fare la formazione domani. Non ci sarà un turnover massiccio come in altre situazioni, però dovremo stare attenti a non sbagliare. Mancano ancora 8 partite. Qualcuno che ha giocato tanto non giocherà, qualcun altro sarà in campo. Metteremo in campo la squadra migliore”.
La Lazio ha uno dei migliori calciatori italiani: “Immobile è uno dei pochi giocatori che ti tira fuori il gol dal niente. Bisogna preoccuparsi di giocatori così. Lui è uno dei pochi italiani che oltre ad avere forza e velocità ha anche le intuizioni”.
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Contro il Chievo, il Sassuolo ha sfoderato una buona gara: “Magnanelli ha fatto una grande partita. Peluso, Consigli e Ferrari non sono giovanissimi e hanno giocato bene anche loro. Babacar ha fatto una buona gara. Il risultato passa da tutti, giovani e non, titolari e non. Demiral è del ’98, non ha ancora completato il suo processo di crescita. È ancora molto irruento, vuole andare su palloni sui quali non può arrivare ma è una forza della natura”.
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Si comincia a parlare di mercato e di Berardi: “Magnanelli ha detto che il Sassuolo ha bisogno di Berardi. Quando parla, Francesco non sbaglia mai. Dipende anche da Mimmo. Ha fatto la miglior partita col Chievo dopo un campionato di impegno e sacrificio. Deve chiedere qualità ed essere determinante per questa squadra, assumendosi questa responsabilità. Non so se gioca domani però, ha fatto 180 minuti contro Bologna e Chievo e non voglio rischiare niente”.
Il mister vuole rimanere nel Distretto: “Sto benissimo a Sassuolo. Ci voglio stare e ci voglio rimanere qualche anno ancora. Voglio vedere maturare i giocatori giovani e voglio cercare di migliorare il Sassuolo. Se qualcuno mette in giro voci su altre squadre, è vero che fa parte del gioco, ma io non sposto la testa da qua. Non mi manca niente. Resto. La partenza è una cosa che non esiste”.
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