sabato , 23 Settembre 2023
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foto: sassuolocalcio.it

Cosenza-Sassuolo 2-5: it’s a long way to the top…

L’obiettivo prefissato è stato raggiunto: il Sassuolo batte il Cosenza per 5-2 e supera lo scoglio dei 32esimi di finale di Coppa Italia su cui si infranse appena dodici mesi fa. Tre gol di vantaggio sono un divario rassicurante, no? No. Potevano essere due così come quattro: il Sassuolo sceso in campo ieri pomeriggio al Marulla è ancora indietro, molto indietro, ad una sola settimana dall’inizio del campionato.

Dionisi schiera una formazione che si avvicina molto a quella titolare, ad eccezione di Berardi: la sua assenza fa rumore, l’ha sempre fatto e sempre lo farà, a maggior ragione adesso che potrebbe potenzialmente accettare qualsiasi corteggiamento da fuori l’Emilia. La verità ufficiale è che Berardi si è allenato poco per la nascita del secondogenito Riccardo, e quindi tenuto a riposo da Dionisi. Noi gli crediamo, e anzi cogliamo l’occasione per dare il benvenuto al piccolo Riccardo nella famiglia neroverde.

La formazione, dicevamo: insieme a Defrel ci sono Bajrami e Laurienté, l’unico terminale è Pinamonti. La mediana? Tutta tecnica con Henrique e Lopez. Dietro, insieme ai due veterani Toljan ed Erlic ci sono Vina e Viti: proprio l’ex Empoli apre suo malgrado la partita con un erroraccio da matita rossa sul pur esperto centravanti calabrese Tutino. Fallo da dietro e rigore trasformato: per poco non rimedia anche un’espulsione. Partenza ad handicap e disattenzioni difensive: fin qui un Sassuolo sul solco della tradizione.

Sassuolo, per la reazione serve sempre la sfuriata di Dionisi?

La squadra non reagisce, il solo Laurienté crea scompiglio nella difesa del Cosenza mentre il connazionale Lopez tenta tunnel improbabili anziché trascinare la squadra come potrebbe fare. Il gol di Bajrami è una vera e propria boccata d’aria pura: l’albanese parte defilato, chiede l’uno-due ad Henrique, poi fa un po’ tutto da solo. E lo fa bene, riscattando un primo tempo scialbo al pari della quasi totalità dei compagni. Nell’intervallo, Dionisi dà la scossa e il Sassuolo entra in campo con un piglio diverso: sempre molto arruffone a livello tecnico e con un’intesa sotto i piedi, ma almeno padrone del campo.

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Samuele Mulattieri (foto: sassuolocalcio.it)

Onore al Cosenza per averci creduto fino alla fine, portando la contesa ai supplementari e patendo un’espulsione molto dubbia: da lì in poi non c’è stata più partita e il Sassuolo ha dilagato fino ad un 5-2 generoso per quello che è stato l’andamento dei 120 minuti. Emil Ceide ha trovato il primo gol in partita ufficiale dopo le caterve di reti in amichevole, a calmare le imprecazioni dei tifosi dopo un ingresso in campo non proprio brillante. Poi ci ha pensato Mulattieri: al primo movimento Toljan ha tirato in curva, al secondo Toljan lo ha servito ma ad insaccare è stato il modenese Martino, al terzo è arrivato finalmente il gol con un bello stacco di testa su assist di Volpato.

Ma, appunto, le gioie sono strettamente personali: perché di squadra questo Sassuolo deve ancora crescere molto. La rosa ha subito molte variazioni: diversi giocatori sono arrivati da poco, altri devono ancora arrivare, e nel frattempo Dionisi deve inculcare a quelli già presenti un nuovo modulo. La squadra è valida, adesso diamo tempo al mister per estrarne il meglio.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Appassionato di calcio e di sport in generale, ho deciso di condividere la passione per il Sassuolo e per la scrittura con Canale Sassuolo. In redazione curo la sezione del settore giovanile. Per contattarmi, scrivere a settoregiovanile@canalesassuolo.it.

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