Cominciare la stagione con una partita come Modena-Sassuolo 3-2 è qualcosa di inaudito, una botta secca ai ragazzi di Dionisi. Un tabellino finale che sembra una bocciatura senza appello. E lo è. Uscire dalla Coppa Italia l’8 agosto, ai trentaduesimi, contro una squadra di Serie B, non è certo il massimo. Anche se al Modena vanno solo elogi: la formazione di Tesser ha meritato la vittoria. Nessuno ha regalato loro niente. Che il Modena sarebbe arrivato all’evento con entusiasmo lo ha rammentato anche Dionisi in conferenza: se poi noi, il nostro entusiasmo, lo lasciamo a casa, il pasticcio è fatto.
Al contrario, il Sassuolo si è visto assegnare un rigore che poteva cambiare tutto ma che, in realtà, non ha fatto scattare nulla nei ragazzi di Dionisi.
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Modena-Sassuolo 3-2: lacunosi e con la testa altrove
Approssimativi? Può darsi. Spreconi? Forse no, perché da sprecare si è visto davvero poco. Più che altro lacunosi. Perché sulla carta non doveva esserci partita, pur essendo un derby. E perché dopo le convincenti prove dell’estate, questa sconfitta fa cascare di forza tutti dal castello costruito in aria.
La difesa, ad esempio, sembrava essere a posto, o quantomeno rattoppata. Ma i problemi sono venuti soprattutto da lì, da Ayhan e Muldur in particolare. Frattesi è il lontano parente della mezzala box-to-box ammirata la scorsa stagione. E Raspadori, lo sappiamo già, ha la testa altrove.
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Restano due questioni da considerare. Innanzitutto il campionato. Si comincia a Ferragosto con la Juve, per una sfida d’esordio alla nuova stagione di Serie A alla quale non ci si può approcciare come contro il Modena.
E poi c’è il calciomercato: partito Scamacca e con Raspadori in uscita non possiamo pretendere tranquillità da giocatori che rischiano di cominciare il campionato con una maglia e di proseguirlo con tutt’altri colori addosso. Ma i professionisti dovrebbero dare sempre il massimo per la maglia che portano, al di là della squadra che rappresentano.
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