Alessio Dionisi ha parlato ai microfoni di Sky e Dazn dopo Cagliari-Sassuolo 1-0, gara che ha messo fine alla striscia negativa della formazione rossoblù.
Il mister è arrabbiato: “Siamo stati l’esatto opposto di quelli che siamo stati contro l’Atalanta. Siamo stati meno bravi e determinati. Sicuramente il risultato del Cagliari è meritato per demerito nostro, non me ne vogliano. Il risultato se lo sono meritato però. Non abbiamo tirato in porta. Abbiamo gestito palla senza tirare, tornando indietro e ciò non va bene. Siamo una squadra votata all’attacco e non possiamo giocare così la palla senza incidere. La responsabilità è anche mia. Dobbiamo cambiare registro. Sono molto arrabbiato. Non si può tornare indietro ad ogni partita, giochiamo con quattro attaccanti a partita, non possiamo rientrare sempre”.
Leggi anche > LE PAGELLE DELLA PARTITA DELL’UNIPOL DOMUS
Il Sassuolo fa sempre meglio contro le big rispetto alle piccole: “Questo è un limite. Dobbiamo migliorare con l’aiuto di tutti. I ragazzi erano scoraggiati a fine partita ma lì era tardi. Oggi non abbiamo avuto un approccio sbagliato ma una lettura errata della partita. Sapevamo che loro ci avrebbero rubato palla e attaccato e questo ci ha messo in difficoltà. Non siamo una squadra fisica, l’abbiamo alzata troppo e abbiamo permesso loro di andare in vantaggio. Potevamo fare meglio e questo risultato è anche giusto”.
Mancano ormai una manciata di partite: “Abbiamo partite difficili e dipende da noi. Le prossime sono difficili, ma lo era anche quella di oggi. Bisogna essere al 100% e mettercela tutta. Si può perdere giocando al 100% contro la Juve e contro il Napoli, quindi facciamoci furbi e facciamolo contro tutti. Il nostro obiettivo è migliorare il bottino di punti, consolidare il nono posto e fare meglio del girone di andata. Ce lo dobbiamo meritare perché non sarà facile”.
Il mercato ha un certo peso: “Sinceramente per me non è complicato. Cerchiamo di tamponare la situazione. Si parla bene dei nostri ragazzi, tanti di loro sono giovani, è normale se ne parli, anche a sproposito. È l’allenatore che li deve saper gestire. Se poi in campo non si fa quello che serve a fare risultato la responsabilità è mia. Non perdo fiducia in loro, non posso scaricare su di loro. Noi stiamo coinvolgendo e dando continuità a diversi giocatori che hanno alle spalle meno partite e pagine per crescere. C’è qualcuno che può dare una mano. Questa squadra ha bisogno di un ricambio. Noi stiamo dando sempre più fiducia ai giovani bravi che abbiamo, senza mettere loro pressione”.
Un commento su Scamacca: “Gianluca è un giocatore molto strutturato, ha dei problemi quando gioca spalle alla porta. Oggi il suo primo avversario è stato se stesso. Lui poteva far meglio oggi. È un ragazzo giovane che sta trovando continuità e numeri che non ha mai avuto. Ma ad oggi non merita dei titoli. Non può bastare un mezzo campionato. Questi ragazzi a volte non riescono a gestire certe situazioni. Oggi era più facile rispetto all’Atalanta, almeno sulla carta. Ma il Cagliari magari ha messo qualcosa in più rispetto ai bergamaschi”.