martedì , 21 Gennaio 2025
Foto: cagliaricalcio.com

Caddeo (calciocasteddu): “Il Cagliari deve pensare a se stesso per salvarsi, Mazzarri è abituato a situazioni del genere”

Alla vigilia della gara tra Cagliari e Sassuolo, in programma domani 16 aprile alle 12:30, la redazione di Canale Sassuolo ha avuto il piacere di parlare con Ignazio Caddeo, collega di calciocasteddu.it.

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Il Cagliari è fuori dalla zona retrocessione, nonostante il filotto di cinque sconfitte consecutive. Qual è il momento della squadra? Il ritiro pre-Sassuolo quanto potrà influire?

“Il ritiro, come accaduto prima di Cagliari-Juventus non è punitivo, ma fondamentale per stare assieme prima di una gara qualche giorno in più. Se vogliamo contro Milan e Juventus non ha giocato male, mentre ha peccato nelle due trasferte che erano scontri diretti contro Spezia e Udinese. Certamente, nonostante le cinque sconfitte di fila, l’essere quart’ultimi ha aiutato. Certo è che non si può vivere sulle continue battute d’arresto altrui. Anche perché, con tutto rispetto per le antagoniste, il Cagliari ha una rosa importante capace in questo girone di ritorno di vincere con autorità ai danni di Atalanta e Torino, meritando di non perdere sul campo della Roma ma anche regalando punti ad una Fiorentina che ha qualità eccellenti”.

Il Sassuolo quest’anno ha spesso fatto la voce grossa con le big e perso punti con le piccole: potrà essere un punto a favore del Cagliari, sfruttare le poche ambizioni di classifica rimaste al Sassuolo?

“Certamente non scopro certo io che nella vita, quindi nello sport e in questo caso nel calcio, le motivazioni contano. Il Cagliari deve riprendere la via della prima parte del girone di ritorno e sollevare l’asticella in vista di una salvezza vicina ma ancora da ottenere. Soprattutto deve pensare a se stesso, il che tradotto significa fai la tua partita e porta a casa punti senza sperare che le tre dietro perdano sempre”.

Che Sassuolo ti aspetti?

“Quello che sto ammirando negli ultimi periodi, capace di giocare in ogni campo e affrontare le avversarie di turno, indipendentemente se siano Milan, Inter o Salernitana, come se fossero tutte il Rea Madrid o il Manchester City. D’altronde il gruppo lo ha dimostrato. Titolari o subentranti danno tutto alla stessa maniera, senza risparmiarsi”.

cagliari sassuolo
foto: cagliaricalcio.com

In questo finale di stagione, oltre alla difesa, sarà l’attacco a dover fare la differenza. Credi che il tandem Pavoletti-Joao Pedro sia la scelta migliore o credi che uno come Keita Baldè potrebbe essere utile per scompigliare le carte in tavola?

“Su questo punto sono molto chiaro. Pavoletti e Joao Pedro danno maggiori garanzie. Tu hai citato Keita Baldè, io aggiungo Pereiro che, a parte un momento positivo con dei gol fondamentali, alterna degli alti e dei bassi, mentre il senegalese sta pagando una stagione non brillante. Qualche sporadica segnatura con il Cagliari e con il suo Senegal campione d’Africa, ma anche tanta panchina. Se Mazzarri con il Cagliari e Cissè col Senegal lo tengono spesso in panchina, un motivo ci sarà. Magari mi sbaglio e domani gioca titolare e segna. Ma al momento la vedo una cosa difficile. Non va dimenticato che Pavoletti e Joao sono in grado con un gol, di cambiare le sorti di una partita. Sul primo, che è un ex, con voi sfondo una porta aperta”.

Passando al centrocampo, con il Sassuolo rientrerà Grassi. Il ruolo della mediana è importantissimo per Mazzarri, come lo configurerà in vista della sfida?

“Alberto, come ha dimostrato la stagione, se sta bene ti regala equilibrio e non solo. Sa prendere le redini della squadra e impostare la manovra. Lui e Baselli sono imprescindibili per un Cagliari che si vuole salvare. Tornando a Grassi, buon per i rossoblù averlo in squadra. Sono sicuro che, senza i vari infortuni avuti, sarebbe titolare fisso se non in una delle tre squadre della parte alta della classifica, nelle altre sicuramente”.

Il destino di Mazzarri è legato senza dubbio alla salvezza. Ci sono altri fattori che possono condizionarne la conferma sulla panchina sarda?

“Quando ha preso il posto di Semplici, con una rosa che non si reggeva in piedi, Giulini gli ha affidato la squadra. Ha avuto molte difficoltà con una rosa non costruita da lui. A gennaio, col mercato, si è visto un miglioramento. Ma Mazzarri ha necessità di poter incedere. Il progetto triennale comincerà a vedersi meglio col mercato estivo e con il ritiro. Non è la prima volta che deve sistemare situazione irte di difficoltà. Tutti lo ricordano per il miracolo Reggina, ma ha inciso nel rimettere in sesto Napoli, Inter e Torino che erano probabilmente nel peggior periodo sotto le presidenze in particolare di Cairo e De Laurentiis”.

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Riguardo Martino Cozzi

Appassionato di calcio sin da piccolo. Ha trovato in Canale Sassuolo la redazione su misura per lui nella quale poter coltivare il suo sogno: vivere raccontando il gioco più bello del mondo!

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