La notizia di domenica scorsa non è stata tanto la sconfitta del Sassuolo quanto la convocazione in Nazionale maggiore sfumata per Domenico Berardi. Il riscaldamento al Castellani è stato fatale: l’attaccante calabrese ha sentito una fitta all’adduttore della coscia sinistra e non ha disputato il match poi perso dai suoi compagni.
Trasferitosi in serata a Coverciano, il numero 25 neroverde è stato visitato dall’équipe del professor Castellacci, medico degli Azzurri, e una risonanza magnetica non ha evidenziato alcuna lesione particolare. Tuttavia Domenico ha preferito non rischiare ed ha optato per il rientro a Sassuolo. Questa scelta ha portato qualche critica, soprattutto a mezzo social, ma in tutta franchezza rischiare di aggravare una situazione evidentemente non al meglio è una scelta saggia.
Comunque è un vero peccato, per molti motivi: tra questi vi è il fatto che senza dubbio il ct Antonio Conte stesse monitorando da tempo Berardi, ma finora avesse ritenuto di non “scipparlo” al collega Di Biagio, alla guida dell’Under-21. E questa convocazione, arrivata alla vigilia delle due gare contro Azerbaijan e Norvegia, cruciali per la qualificazione a Euro 2016, era giunta quasi inaspettata, soprattutto perché Domenico ha potuto, fino ad ora, mostrarsi poco in campo. Dopo l’infortunio rimediato nella prima giornata e alcuni scampoli di partita, solo contro il Chievo era tornato a scendere in campo dal primo minuto e ancora non ha siglato alcuna rete in partite ufficiali.
Insomma, la scelta di Conte è sicuramente un attestato di stima da non sottovalutare anche per il futuro. Ribadiamo: è un peccato che per ora il debutto in Azzurro sia rimandato per Domenico, ma la sua accresciuta maturità, che fa apparire i colpi di testa del passato come ragazzate, lo mette in una condizione ottimale per poter ambire di nuovo alla maglia della Nazionale. Un tridente Berardi-Pellé-Insigne non sarebbe niente male…
di Massimiliano Todeschi