venerdì , 29 Marzo 2024
foto: Paolo Magni, l’Eco di Bergamo

Atalanta-Sassuolo 2-1: non basta Sensi, i nerazzurri rimontano

Terza giornata, seconda sconfitta in campionato per il Sassuolo. Gli uomini di Bucchi vengono fermati in rimonta da una non brillantissima Atalanta, un po’ perché Gasperini azzecca i cambi, un po’ perché gli schemi del nuovo tecnico neroverde sono ancora da assimiliare.

L’Atalanta parte con ritmi altissimi, spezzati soltanto dalla fisicità di Acerbi e Cannavaro. Questo lo schema che si è ripetuto fino a quando Stefano Sensi non riesce a smarcarsi e a mettere in porta un gran tiro. È sua la firma sulla prima rete del Sassuolo nel campionato 2017-18.

Poi, nel momento migliore degli emiliani, l’Atalanta riesce a sfruttare gli spazi lasciati vuoti dalla difesa neroverde. Un maledetto rimpallo ravvicinato con Magnanelli beffa Cannavaro e poi Consigli: Cornelius la mette alla sinistra del portierone neroverde per il pareggio dei bergamaschi. Sul finale del primo tempo, Berardi azzecca una palla per Falcinelli, che di testa manca di poco la porta.

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foto: lapresse

Nella ripresa, Gasperini prova a rivoluzionare la squadra con l’ingresso di Kurtic, Petagna e Hateboer. E ci azzecca. Alla mezz’ora, dopo aver assistito alla crescita del Sassuolo, c’è il ribaltamento della partita ad opera di Petagna tra le proteste neroverdi. Nonostante un contatto tra Kurtic e Cannavaro, il Var e Manganiello convalidano e l’Atalanta si porta in vantaggio.

Il Sassuolo si innervosisce e la partita si fa dura. Ordinaria amministrazione per i bergamaschi, che si trovano a gestire un’avversaria spiazzata e sempre più imprecisa. Gli emiliani arrivano davanti alla porta con Matri, Ragusa e Acerbi, ma l’Atalanta cala la saracinesca grazie ad un Berisha miracoloso, autore di almeno due interventi decisivi.

Finisce 2-1 per i padroni di casa, che in settimana saranno impegnati al Mapei Stadium contro l’Everton. Un risultato bugiardo, dato che i neroverdi avrebbero almeno meritato il pareggio.

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foto: lapresse

Guardando le singole prestazioni, pochi dubbi vengono sopiti. Il 3-5-2 ingrana meglio rispetto al difranceschiano 4-3-3, ma i meccanismi sono ancora poco collaudati. Letschert va in continua difficoltà sul Papu Gomez, ma tutto sommato lo tiene a bada e allontana le ombre della scorsa stagione. Berardi spento e poco lucido. Non sembra quasi in grado di gestire la palla né di individuare a memoria la posizione dei compagni. Le sue qualità sono altre, deve solo ritrovarle. Maluccio Mazzitelli, sembrato piuttosto in soggezione. Così anche Adjapong, poi cresciuto nel secondo tempo.

Ancora una prestazione senza gol per Falcinelli. Grigiore (come la maglia che portava addosso) per Consigli, non parso al massimo della sicurezza e con qualche colpa in occasione del secondo gol. Se Acerbi e Cannavaro sono due rocciose certezze, col numero 15 che sfiora anche il gol del pareggio, è Stefano Sensi l’uomo più in forma di questo Sassuolo. Il degno successore di Pellegrini ce l’abbiamo in casa e ha dimostrato di poter fare sia da mezzala che da regista puro, inserendosi a dovere e lottando su tutti i palloni. Ottimo premio il gol, peccato per il risultato.

Penultimo posto. In compagnia di Verona, Genoa e Crotone. Solo il Benevento ha fatto peggio, finora, fanalino di coda a zero punti. Ragioni per credere in un miglioramento ce ne sono a bizzeffe, come pure (purtroppo) non mancano motivi per scoraggiarsi ulteriormente. Bucchi rimanda la sua prima vittoria in Serie A, anche se appare abbastanza utopistico vederla già domenica prossima, quando nel lunch match il Sassuolo ospiterà il tritacarne Juventus.

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foto: Paolo Magni, l’Eco di Bergamo

Riguardo Giuseppe Guarino

Giornalista beneventano ma neroverde, mancino e grafomane. Sempre attento a tutto ciò che gli cambia attorno, ma con leggerezza. Prova a dare la sua visione sul mondo del Sassuolo

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