Armand Laurienté è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Il calciatore del Sassuolo si è rivelato a tutto tondo, parlando anche di Milan-Sassuolo 2-5.
Il rigore a San Siro: “Berardi pensava che mi meritassi di fare gol. Così è andato da Traoré, che mi faceva da traduttore visto che ancora non parlo bene l’italiano, e gli ha detto di chiedermi se me la sentissi. Non me l’aspettavo, è stato un grande gesto da parte sua. Domenico è il nostro leader oltre che il capitano. E la sua lunga assenza ha pesato. Cosa mi ricorderò di quel gol? Il silenzio. Allo stadio c’era tanta gente, ma ovviamente erano tutti tifosi del Milan. Ogni volta che il Sassuolo segnava, c’era un silenzio incredibile“.
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Il Sassuolo sembra essersi rialzato: “Tutte le squadre vivono periodi positivi e negativi. Noi avevamo molti giocatori infortunati e poi eravamo in un momento di scarsa forma. In alcune partite siamo stati sfortunati e abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo. Non riuscivamo a essere incisivi, pur giocando bene andavamo poco al tiro. Però la classifica è rimasta corta, non abbiamo perso tanti punti rispetto alle squadre che erano davanti a noi e possiamo recuperare una posizione migliore in classifica“.
Poi qualche parola su Dionisi: “L’allenatore ci ha sempre ripetuto di credere in noi stessi. Lui è sempre stato convinto che le cose sarebbero cambiate e che, giocando da squadra, i risultati sarebbero arrivati. Ci ha spronati ad avere fiducia nelle nostre qualità“.