Canale Sassuolo era presente alla presentazione del numero 9 neroverde, Andrea Pinamonti, arrivato dieci giorni fa dall’Inter. Abbiamo raccolto le sue dichiarazioni in diretta.
A presentarlo è stato Giovanni Carnevali: “Pinamonti lo seguivamo da tempo, lo riteniamo importante per la nostra squadra. Noi ci aspettiamo molto: è l’investimento più importante della storia del Sassuolo Calcio. Non deve essere un peso per lui, ma ci fa capire quanto è importante per noi come giocatore e come uomo. Gli auguriamo un grande in bocca al lupo”.
Lui ha così parlato delle parole dell’ad neroverde: “Ringrazio il direttore Carnevali per le belle parole. Sono veramente contento di essere qua. Sono stato cercato a lungo dal Sassuolo e sono orgoglioso che si sia conclusa questa trattativa e spero di fare una grande stagione tutti insieme. Per me è motivo di grande orgoglio essere qui. Il Sassuolo ha dimostrato di poter fare grandi cose e credere e puntare nei giovani. Questa tappa mi potrà dare tanto e spero di dare tanto alla società. Ogni ambiente dove ho giocato mi ha dato qualcosa, lo farà anche il Sassuolo. Voglio confermare quello dell’anno scorso e migliorarlo”.
Si parla già del gioco con Dionisi: “In carriera ho giocato tanto e provato diversi moduli, per me non è un problema giocare con una o due punte. Il mister mi ha spiegato alcune cose già prima che arrivassi qui. Questo è stato uno dei punti fondamentali sulla mia scelta. Il Sassuolo è molto verticale e può essere fondamentale per me”.
Lo sguardo è alla maglia azzurra: “Penso che un giocatore che punta ad alti livelli deve avere la Nazionale come obiettivo. Io voglio fare bene, proseguire quello dell’anno scorso e avere la possibilità di arrivare in azzurro”.
Poi si parla di obiettivi stagionali: “Il mio obiettivo è segnare più gol possibili, finora ho sempre tentato di migliorarmi e tenterò di superare le reti fatte l’anno scorso, anche per aiutare la squadra a fare ciò che si è prefissata. Ho capito cosa vuole il mister, anche se non ci sono stato nel ritiro perché ero all’Inter. Spero di avere presto i 90 minuti nelle gambe”.
Essere il giocatore su cui la società ha investito di più nella storia può essere un peso: “Non mi pesa. Negli anni ho imparato a non guardare tanto alle etichette che si mettono a livello economico. Sono orgoglioso di essere l’investimento più grande della storia del Sassuolo, è una responsabilità e uno stimolo a far meglio ma non è un peso”.
L’ambiente neroverde può essere simile a quello empolese: “Sassuolo a grandi linee somiglia ad Empoli per il concetto di famiglia e accoglienza, da quello che ho potuto vedere da quando sono qua. Come ad Empoli ci sono tante persone che lavorano per il bene della società. Trovare un ambiente così può servire a fare bene come ad Empoli ma non meglio”.
Empoli e Sassuolo sono note per valorizzare i giovani: “Se ho scelto di venire a Sassuolo è sia per il mio bene che per il bene della società. La società lavora bene, altrimenti non avrei fatto questa scelta. Ci sono tante persone che lavorano bene e penso che si possa fare qualcosa di bello e importante tutti insieme”.
Il cuore resta nerazzurro: “Dovrò sempre dire grazie all’Inter. Avevo 14 anni quando mi hanno accolto e mi hanno fatto crescere. Non posso imputare loro nulla. Non ho avuto grandi occasioni per giocare con continuità lì. Ma non ce l’ho con loro. Essere qua può essere un trampolino di lancio per una big in futuro ma per ora penso a fare bene qua”.
Dal punto di vista tattico può essere un’occasione: “Abbiamo giocato due gare con lo stesso modulo. Vediamo cosa succede con il mercato ma non sono io la persona adatta a cui chiedere”.
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