Agustin Alvarez, neoacquisto del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni di Radio Sport nel corso del programma 100% Deportes. Queste le sue parole riportate ESPN: “Quando sono andato in Italia la scorsa settimana ho sentito il bisogno di scusarmi con la gente per i risultati e per non aver segnato i gol che si aspettavano, ma sono tranquillo perché nelle partite e negli allenamenti ho dato il 100% di me stesso. Fino all’ultimo giorno in cui sono andato a Los Aromos, ero coinvolto al 100% in quello che è Peñarol”.
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Le partite senza gol: “Ho giocato diverse partite senza segnare ed erano tempi difficili, ma è stato allora che è arrivata tutta la parte della famiglia e degli amici che sono sempre lì a sostenermi. Sono rimasto fedele a loro e ho continuato ad allenarmi, oggi ho la fortuna di poter fare un passo in avanti”.
Il supporto di Luis Suarez nei momenti difficili: “L’ho conosciuto a novembre in Nazionale. Dopo quel periodo mi ha sempre aiutato e sostenuto; parliamo quasi sempre. A volte gli scrivo per chiedergli qualche consiglio o cosa ne pensa ed è sempre disponibile, quindi sono molto grato a Luis che è stato davvero molto buono con me. Mi tolgo il cappello, è una persona eccezionale. A volte, quando vedeva che le cose non funzionavano o che avevo giocato diverse partite senza segnare, mi scriveva dicendomi che le cose si sarebbero risolte e questo mi ha insegnato che ciò che mi ha reso forte è il lavoro. Ho prestato attenzione a lui e ovviamente lo ascolterò sempre perché sappiamo tutti che tipo di giocatore è e che anche lui ha passato questi momenti”.
Il sogno di giocare il Mondiale in Qatar: “La porta della nazionale è sempre lì: quando sono stato convocato ho giocato bene, ma ora penso al Sassuolo. Voglio fare un buon preseason: voglio prepararmi, adattarmi e giocare, poi se arriva la Nazionale il mio sogno è di poter giocare il Mondiale con l’Uruguay”.
L’arrivo al Sassuolo: “All’inizio, logicamente, ti senti un po’ male per non essere partito in quel momento perché è stata un’opportunità unica, ma non sono mai stato arrabbiato con il club, non potrei mai esserlo. La scorsa settimana ho potuto parlare personalmente con il tecnico (Alessio Dionisi), che mi ha spiegato cosa voleva e cosa vuole il club. Sanno che per me è tutto nuovo e che all’inizio sarà strano, ma il club ha tempo per aspettarmi e non mettermi fretta; sapere che il club ha quella pazienza motiva un po’ anche te”.
I primi giorni in città: “In questi giorni sono andato in città, dove è stata tutta gioia, ricordando con i miei genitori come tutto è iniziato, quando mi hanno portato a calcio e quanto freddo facessero in inverno. Quando il passaggio alla Fiorentina non ha funzionato, ho continuato a lavorare, e ora si è presentata questa opportunità che spero di sfruttare”.
Conclude poi Alvarez: “L’anno scorso mi sono successe cose molto belle: la Nazionale, i gol, andava tutto molto bene. Questo 2022 è stato diverso ma non ho mai dubitato delle mie condizioni, so cosa gioco e cosa posso dare. Ho iniziato a preoccuparmi di non avere occasioni in partita, ma non ho mai dubitato delle mie condizioni, mi fido di me stesso e per un motivo ho segnato i gol che ho fatto”.