Alice Benoit, centrocampista francese del Sassuolo, si è raccontata ai microfoni di 90min, parlando della sua avventura in neroverde.
Parte parlando di sé: “Nella mia famiglia non ci sono calciatori, ho pensato di provarlo a scuola, al parco giochi, con gli amici. Mio padre mi comprò un paio di scarpette pensando che non sarebbero durate ma poi non ho mai smesso. Il primo tesseramento credo sia arrivato verso i 7 anni. Guardavo molte partite e conoscevo tutti i giocatori. All’epoca vivevamo a Nantes, seguivo la squadra locale, mi piaceva Marama Vahirua. Finché il calcio femminile non è stato promosso dai media, non potevo che guardare il calcio maschile. Il mio giocatore preferito è stato Thiago Motta. Mi piacerebbe vederlo in opera mentre allena lo Spezia. Quando ho cominciato a giocare nel Soyaux avevo solo 17 anni. Non credevo che il calcio femminile fosse cresciuto così tanto, giocavo per giocare. Arrivammo in prima divisione. Quando ero più giovane avevo troppa fretta e poca maturità. Quando non giocavo non capivo e mi arrabbiavo. Se non mi piaceva qualcosa, lo dicevo. Crescendo, ho capito il meccanismo: non possiamo dire tutto ciò che pensiamo. Ma tutto questo mi servirà dopo, voglio fare l’allenatrice”.
Poi racconta della scelta neroverde: “Volevo giocare all’estero da un po’ quando ho scelto il Sassuolo, volevo cambiare scenario. Lo avevo detto al mio agente, che ha incasinato un po’ tutto. Poi ho cambiato agente e ho avuto delle proposte per non rimanere a Soyaux. Quella del Sassuolo mi ha convinto di più. Mi piace molto l’Italia e la squadra era arrivata terza, a un punto dalla Champions League. È stata la proposta più sportivamente interessante che ho avuto l’estate scorsa. Volevo giocare in uno dei maggiori campionati europei, con Spagna e Italia predilette per il mio stile di gioco. Ho scelto Sassolo per le buone sensazioni che dà. Ho parlato anche con persone che conoscevano bene il calcio italiano. Poi è un’esperienza troppo bella. E anche per il futuro, ti dà una lingua in più, un modo di lavorare diverso, un campionato diverso. Un’apertura mentale che auguro a tutte le giocatrici. Una volta che sei all’estero, ti chiedi perché non l’hai fatto prima”.
Una stagione un po’ alternata a livello personale: “Sono contenta di quanto fatto a Sassuolo. Sfortunatamente ho avuto problemi fisici. Poco prima dell’inizio del campionato il Covid-19, ho fatto 20 giorni di isolamento ma ero appena arrivata e non avevo ancora un appartamento. Ero in albergo e il recupero è stato complicato. Ho dovuto rifare la preparazione ma l’allenatore mi ha dato una possibilità e si è fidato di me abbastanza velocemente. Penso di aver fatto belle partite prima del mio infortunio al polpaccio che mi ha tenuto fuori tre settimane. La squadra ha continuato a vincere e, da quando sono tornata, gioco un po’ meno perché la squadra sta bene. Devo essere paziente. Sono contenta del contributo che ho dato quando sono stata in grado di farlo, ma un po’ delusa perché ho avuto alcuni difetti nelle mie prestazioni. Spero nell’ultima parte di stagione di giocare più partite e di essere più tranquilla. A parte questo, sto bene qui”.
L’ambiente aiuta molto: “Parlo spesso con le ragazze di Juventus, Milan e altre squadre. Credono che il Sassuolo sia la squadra migliore da vedere giocare. Penso che lo sia, ma posso essere influenzata dal fatto che sia il mio club. In Italia il campionato è più aperto. Questa è una delle cose più belle. Qui ti prepari a vincere, anche contro la Juventus. In Francia, quando giocavamo a Parigi o Lione invece ci saremmo preparate a limitare i danni, a cercare di prenderne il meno possibile. Qui anche in Coppa te la giochi dicendo a te stessa che puoi vincerla. Abbiamo perso in Supercoppa solo a metà, ai rigori. In Francia invece sai che se becchi contro Lione o Parigi la tua avventura è finita. Qui la Juventus è sopra, ma può perdere punti, possiamo agganciarle. Il finale di stagioen sarà complicato, ma abbiamo una grande squadra e possiamo giocarcela. Vorremmo cercare la qualificazione in Champions League. Nella prima parte di stagione abbiamo dimostrato di potercela fare. Cercheremo di arrivare il più in alto possibile”.
