Il calciomercato si è (finalmente) concluso. Per il Sassuolo, come per qualunque altra squadra, è dunque tempo di bilanci: naturalmente il nostro punto di vista è quello dei tifosi e, dunque, non parleremo certo di aride cifre.
Gli acquisti hanno portato all’ingaggio di Sensi, subito girato in prestito fino a giugno al Cesena, e di Trotta, già a disposizione di Di Francesco e che già ha avuto modo di farsi vedere per due scampoli di partita. Due giocatori giovani, un centrocampista-fantasista e una punta di sicura prospettiva, nel solco della tradizione neroverde che sta fruttando un buonissimo campionato. Nelle ultimissime ore di mercato è arrivata anche la conferma dell’arrivo, anche in questo caso da giugno, di Luca Mazzitelli, centrocampista attualmente al Brescia ma cresciuto nella Roma.
Le cessioni: dopo Floccari, già da un paio di settimane a Bologna, l’attacco è stato privato anche di Floro Flores: l’attaccante napoletano è finito al Chievo Verona dopo essere stato lungamente corteggiato dal Genoa e, nelle ultime ore, dalla squadra inglese del Leeds. Se ne sono andati, e qui passiamo alla difesa, anche Fontanesi e Ariaudo, rispettivamente prestati a Cesena ed Empoli. Tornando alla premessa, che bilancio è possibile dare, a caldo, di queste operazioni?
Difficile dare una risposta. Partendo dalla difesa, i centrali attualmente a disposizione rimangono dunque quattro: Acerbi, Cannavaro, Antei e Terranova. Pochi? Sufficienti? Certamente anche Peluso può essere utilizzato in veste di centrale (si ricordi della buona prestazione dello scorso campionato contro la Juventus), ma memori delle grandi difficoltà cui andò incontro il Sassuolo a causa dei numerosissimi infortuni di diversi difensori forse un ulteriore elemento potrebbe dare maggiore sicurezza in tal senso.
Sul versante offensivo la situazione è più complessa. L’arrivo di Trotta riempie la casella del centravanti mancante, ma da più parti i tifosi si interrogano sulla convenienza della contemporanea cessione dei due giocatori offensivi di maggiore esperienza, che avevano realizzato sette reti in due. In un momento in cui il problema sembra proprio la concretezza sotto porta, più di un dubbio è legittimo.
Resta ancora il centrocampo, settore nevralgico che, sempre recentemente, ha sostanzialmente dimostrato di non poter fare a meno di Magnanelli e Missiroli. Nessun arrivo immediato sulla mediana, quindi restano alcuni punti interrogativi. L’investire sui giovani è un punto cardine della filosofia sassolese e i tifosi non possono che esserne soddisfatti, fatto sta che, per contro, la presenza di alcuni elementi più navigati può contribuire al salto di qualità.
Finalmente si torna al campo e vedremo come, nel concreto, le scelte societarie avranno effetto sulla squadra e sulla stagione in corso. I tifosi, ottimisti o perplessi, attendono risposte.
di Massimiliano Todeschi