Dopo 10 giornate di gioie, passioni, delusioni, batoste possiamo analizzare la prima parte del campionato neroverde.
La classifica recita così: 14esimo posto, 11 punti, 2 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, 10 gol fatti e 15 subiti.
Un bottino che al momento si può reputare soddisfacente, soprattutto se confrontato con i numeri di un anno fa: 18esimo posto, 6 punti, 1 vittoria, 3 pareggi e 6 sconfitte, 8 gol fatti e 22 subiti.
I sostenitori neroverdi più pessimisti potrebbero affermare che la squadra, se non avesse perso qualche occasione di troppo, poteva trovarsi facilmente con 4 punti in più –ripensando alla partita contro il Cagliari e l’ultima col Chievo – ma,citando mister Di Francesco, un anno fa certe partite sarebbero state sicuramente perse invece di metter in cascina 2 punti.
Un altro fattore da tenere presente per vedere il bicchiere mezzo pieno è il fatto che non siano stati persi punti contro le dirette concorrenti per la salvezza o presunte tali, infatti le sconfitte sono arrivate contro 3 squadre che hanno obiettivi opposti a quelli del Sassuolo (Inter, Napoli e Lazio).
L’unico neo imputabile alla squadra di mister Di Francesco è, al momento, solo la sonora scoppola subita contro la squadra di Mazzarri, una sconfitta bruciante sotto tutti i punti di vista ma che ha dato modo al gruppo di compattarsi e far fronte comune con un solo obiettivo in testa: la salvezza quanto prima.
Andando ad analizzare invece le prestazioni reparto per reparto possiamo notare come, nelle ultime giornate, la difesa abbia trovato la sua compattezza migliore col duo Terranova-Acerbi in forma smagliante davanti a Consigli che, dopo qualche giornata di ambientamento, sta fornendo sicurezza tra i pali non facendo rimpiangere lo sfortunato Pegolo che aspettiamo tutti a braccia aperte. Vrsaljko a destra sta conquistando i tifosi ed ormai è entrato perfettamente negli schemi del mister mentre a sinistra Peluso è individuato come l’anello debole della catena difensiva, il mister gli dà fiducia ma Longhi scalpita in panchina.
Anche il centrocampo sta trovando la quadratura del cerchio col cuore e la grinta del puma Magnanelli, gli inserimenti di Taider –vero valore aggiunto del centrocampo sassolese – e la tecnica del ritrovato Missiroli, senza dimenticare il motorino Biondini.
L’attacco è di alto livello anche se Berardi non si è ancora espresso al massimo delle sue possibilità ma è sempre una spina nel fianco dei difensori avversari, così come Sansone che ha sonnecchiato nelle prime giornate ma che ora sta dimostrando il suo potenziale. Nelle ultime giornate è stato Floccari a migliorare il suo score con la maglia neroverde ma non possiamo dimenticarci di Zaza che ha conquistato la nazionale e di Floro Flores purtroppo bloccato da piccoli infortuni e incapace ancora di potersi esprimere al meglio.