lunedì , 16 Settembre 2024
foto: sassuolocalcio.it

Una stagione in 90 minuti…ed è salvezza!

Salvezza. La parola chiave della stagione, ripetuta fino alla nausea da diverse settimana a questa parte, si è finalmente trasformata in realtà. Ironia della sorte, la permanenza in categoria del Sassuolo per la terza stagione consecutiva è arrivata proprio al raggiungimento dei 40 punti, mantra di Di Francesco dall’inizio della stagione. Quindi l’obiettivo cui si puntava è stato raggiunto e non si può che esserne soddisfatti. La società non si era mai sbilanciata ufficialmente auspicando traguardi differenti: possiamo dunque affermare che quel che si doveva fare è stato fatto.

La rocambolesca vittoria in rimonta col Cesena, condannato alla serie B, rappresenta l’emblema di questa turbolenta stagione. Il Sassuolo del primo tempo non ha saputo sfruttare il possesso palla creato e si è esposto alle accelerazioni dei bianconeri romagnoli, che si sono dimostrati più squadra e hanno ben figurato per 45 minuti, sostenuti senza sosta dallo speranzoso e ammirevole pubblico del Manuzzi. La difesa neroverde, pur rivitalizzata dal ritorno del preziosissimo Vrsaljko, si è resa colpevole di alcune amnesie di troppo che ci hanno portato, nel corso della nostra cronaca, a vedere all’orizzonte una nuova, pesante sconfitta, sensazione più volte provata nel corso di un girone di ritorno di certo non all’altezza delle aspettative dei tifosi. Berardi, Zaza e Sansone non hanno brillato nella prima parte della gara, e soprattutto il numero 25 neroverde non appariva granché ispirato.

Non sappiamo cosa sia accaduto negli spogliatoi dello stadio cesenate nel corso dell’intervallo, ma qualunque cosa Di Francesco abbia detto ai suoi giocatori ha funzionato. Pronti, via, ed è subito 2-1 con Zaza che, di forza e di classe, accorcia le distanze e torna finalmente a gonfiare la rete dopo un lunghissimo digiuno. Pochi minuti e il Sassuolo riesce ad entrare nell’area bianconera, Berardi imbecca Taider che non può far altro che pareggiare. Una reazione che ha avuto quasi dell’incredibile viste le premesse della prima frazione di gioco: a tratti si è visto il miglior Sassuolo del girone d’andata, quella squadra capace di battere, tra le altre, Torino e Milan in trasferta e di fermare sul pareggio Juventus e Roma. Con il pareggio la salvezza è già in tasca, ma Missiroli conquista un pallone a centrocampo con grande caparbietà e, arrivato al limite dell’area, lascia partire un destro “di rara potenza” (come direbbero i commentatori radiofonici di un tempo) che si insacca all’incrocio.

foto: ansa.it
foto: ansa.it

È l’apoteosi. La stessa squadra crollata sotto i colpi di numerose avversarie di pari caratura fornendo prestazioni non all’altezza (si pensi alle sconfitte con Empoli, Atalanta e Verona) è riuscita a rimontare due reti di svantaggio e a conquistare tre punti in trasferta dopo oltre quattro mesi dall’ultima vittoria esterna. La salvezza è di nuovo realtà. Gli stessi tifosi che giustamente lamentavano la prestazione non convincente del primo tempo si sono ritrovati ad esultare. Forse è proprio questo il bello di tifare Sassuolo: non sai mai cosa aspettarti…e finché il risultato finale è questo, ci si può adattare.

Non è ancora il momento tirare conclusioni, per quelle ci sarà tempo dopo il 31 maggio. Ora è il momento della soddisfazione e della consapevolezza che quei valori visti nella prima parte del campionato non sono andati perduti. A mente fredda faremo il bilancio di questa pazza stagione. Per ora, complimenti Sassuolo!

di Massimiliano Todeschi

Riguardo Massimiliano Todeschi

Giornalista fulminato sulla via di Sassuolo dopo decenni di indifferenza verso il calcio. Miracoli neroverdi.

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