Riportiamo l’intervista della collega Roberta Consorti di Superscommesse.it al nostro Massimiliano Todeschi. Le domande spaziano dalla storia del nostro portale alle prospettive di medio e lungo periodo per la squadra neroverde.
Come e quando nasce Canale Sassuolo?
Canale Sassuolo nasce nella primavera del 2014, poco prima che i neroverdi conquistassero la prima salvezza. I fondatori, appassionati di calcio, sono rimasti ammaliati dalla squadra di Di Francesco e hanno deciso di iniziare l’avventura di un portale che è cresciuto nel tempo e ha visto aumentare il numero di collaboratori e di lettori.
Come nasce la sua passione per il calcio?
Personalmente sono sempre stato “poco tifoso”. Da bambino simpatizzavo per il Milan ma non sono mai andato a vedere una gara dei rossoneri: anzi, dopo i fatti di Calciopoli ho vissuto un periodo di distacco dal mondo del pallone, seguendo solo le gare della Nazionale. Poi, quasi per caso, ho visto una gara dei neroverdi (peraltro persa) e da allora non c’è più stata storia, la passione per questi colori e per il progetto Sassuolo ha preso il sopravvento.
Che cosa distingue il campionato di calcio italiano da quello spagnolo secondo lei?
I punti di differenziazione sono molteplici. Si parla innanzitutto di grandi disponibilità finanziarie da parte dei grandi club spagnoli, che, come è ovvio, attirano sia i grandi campioni sia le promesse più brillanti anche dai campionati esteri. Per restare in casa Sassuolo, basti pensare che i due giocatori più talentuosi venduti nella scorsa sessione estiva di calciomercato, Vrsaljko e Sasnsone, sono finiti entrambi in Liga, all’Atletico Madrid e al Villareal. Ma soprattutto ritengo che il campionato spagnolo viva la competizione in modo più rispettoso dell’avversario rispetto a quello italiano e da questo punto di vista abbiamo ancora moltissimo da imparare.
Quali sono, secondo lei, gli elementi che uno scommettitore non dovrebbe mai trascurare?
Chi decide di divertirsi scommettendo, a mio avviso sempre con moderazione, deve diventare un esperto di numeri: le statistiche possono fare la differenza e diminuire, anche se ovviamente non annullare, le possibilità di restare a bocca asciutta. Inoltre, differenziare le giocate studiando una sorta di “piano B” può essere una soluzione per cercare di ottimizzare la propria giocata.
Quale sarà, secondo lei, la squadra rivelazione del prossimo campionato? Quale quella che deluderà?
Difficile dirlo ora, quando mancano ancora due mesi al termine del campionato in corso. Tuttavia le due nuove proprietà asiatiche di Milan e Inter, se manterranno le promesse e metteranno sul piatto buone dosi di risorse, permetteranno alle milanesi di tornare a lottare per le primissime posizioni. Strano a dirsi ma questo potrebbe davvero essere visto come una sorpresa visto lo strapotere juventino degli ultimi anni. Ancor più difficile è dire chi potrebbe deludere: credo però che squadre come Torino, Sampdoria e Genoa vogliano rialzare la testa dopo un paio d’anni in chiaroscuro. Se ciò non dovesse accadere in tempi brevi la delusione delle loro tifoserie potrebbe farsi ancor più palpabile.
Come si concluderà l’attuale stagione calcistica per il Sassuolo?
Sono ancora fiducioso nel fatto che si possa guadagnare qualche posizione in classifica e concludere il campionato in modo onorevole. Non bisogna dimenticare che questa squadra è solo alla quarta stagione in Serie A e il percorso di crescita è solo all’inizio.
Vogliamo concludere l’intervista con alcuni pronostici: quali saranno le prime tre classificate in Serie A e quali squadre invece andranno nella sere cadetta?
Credo che difficilmente ci saranno scossoni rispetto all’attuale classifica: Palermo, Crotone e Pescara sembrano già condannate alla retrocessione, mentre nelle prime posizioni Juventus, Roma e Napoli dovrebbero salire sul podio. Mancano però ancora nove partite e 27 punti in palio, quindi sulla carta nulla è deciso: staremo a vedere, per tutti gli appassionati, anche neutrali, vivere le ultime gare con un po’ più di adrenalina sarebbe un’ottima prospettiva.