Quando il Sassuolo incassa grandi cifre dalla cessione dei propri talenti – e ultimamente sta accadendo spesso – non sempre le reinveste per rinforzare la rosa. Nella sessione di Calciomercato appena finita, invece, il Sassuolo ha formalizzato ben tre acquisti in doppia cifra (Alvarez, Laurienté e Thorstvedt) ed ha oltre 25 milioni di euro pendenti negli obblighi di riscatto di Antiste e Pinamonti. Cifre altissime per una società come il Sassuolo, giustificate però dalle vendite extra-large di Scamacca e Raspadori: la prima preventivata, l’altra arrivata un po’ più a sorpresa.
Il reparto più ritoccato è stato proprio quello dove forse c’era meno bisogno, ovvero l’attacco. Chiaro, le partenze di Raspadori e Scamacca andavano coperte a dovere, ma numericamente il pacchetto offensivo è molto più folto della scorsa stagione. Gli infortuni di Berardi e Traorè, out per almeno un mese, hanno creato un sovraffollamento in rosa che Dionisi dovrà dimostrare di saper gestire. Sulla destra ci sono Berardi e Defrel, oltre ai due giovani D’Andrea e Oddei, quest’ultimo rimasto senza sistemazione al gong dell’Hotel Gallia. Come prima punta abbiamo Pinamonti, Alvarez e Antiste, mentre sulla sinistra opereranno Laurienté, Traorè e Ceide, con Kyriakopoulos che dovrebbe arretrare il proprio raggio d’azione nelle prossime giornate. Tanti interpreti, tutti o quasi papabili per una maglia da titolare (anche solo guardando la cifra spesa per il cartellino): forse troppi, per una squadra che tra l’altro promette di passare stabilmente dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Perlomeno, anche quest’anno non dovremmo annoiarci.
In difesa, vero tallone d’Achille del Sassuolo in Serie A, è stato accolto da un plebiscito l’arrivo di Martin Erlic dallo Spezia. Un innesto importante e dovuto, che si è già guadagnato la maglia da titolare, ma su cui non devono gravare tutte le responsabilità di un reparto che per definizione deve vivere di intesa e di movimenti corretti, più che di folate individuali. Due clean sheets nelle prime quattro giornate, è vero, ma la casella dei gol subiti è già a quota 5. Nessun giocatore sostituirà invece l’infortunato Mert Muldur: Toljan è l’unico giocatore di ruolo, Ayhan e Tressoldi sono stati dirottati sulla fascia spesso e volentieri, e in extremis anche Rogerio può occupare quella posizione di campo. Marchizza ha esordito martedì contro il Milan ma l’impressione è che lo spazio a sua disposizione sia ridotto al lumicino, a maggior ragione quando Kyriakopoulos tornerà terzino.
Centrocampo Sassuolo: l’unico volto nuovo è Thorstvedt
Poche variazioni anche a centrocampo: l’unico arrivo è quello di Kristian Thorstvedt, che sta dando vita ad un bel ballottaggio con Matheus Henrique. Il brasiliano è l’altro “acquisto” estivo del Sassuolo, essendo stato riscattato per circa 8 milioni di euro. A sorpresa è invece rimasto Frattesi, sul quale monta la curiosità per vederlo nel suo consueto ruolo di mezzala: Maxime Lopez, che tra tutti è senza dubbio il più costante ed indispensabile, non è mai stato realmente sul punto di partire. E poi Harroui ed Obiang (il terzo “acquisto” estivo), due centrocampisti di rottura, che partono però indietro nelle gerarchie.
Come dopo ogni sessione di mercato, c’è un po’ di ansia per vedere all’opera il nuovo Sassuolo. Sai cosa lasci, non sai cosa trovi: il club emiliano è sempre stato un maestro nell’attutire questo impatto, come vi abbiamo parlato in questo articolo, ma i dubbi non possono essere fugati al 100%. Dionisi è atteso da un secondo anno a Sassuolo più complesso che mai: servirà sia compattare e possibilmente migliorare il rendimento dell’anno scorso, ma anche continuare il lavoro di amalgama che ha caratterizzato la scorsa stagione.