Si apre con il Sassuolo Primavera il ciclo di focus che Canale Sassuolo ha riservato alle squadre del settore giovanile neroverde al giro di boa del campionato. Ormai da qualche anno, la FIGC ha fatto coincidere la sosta invernale con il termine del girone d’andata per tutti i campionati sotto la sua giurisdizione: fa eccezione il Campionato Primavera 1 che, essendo gestito dalla Lega Serie A, ha ancora due giornate da disputare prima di iniziare il girone di ritorno.
La costruzione della rosa a disposizione di mister Francesco Turrini si è basata molto sul telaio della passata stagione: in questo senso, l’aumento del numero di fuoriquota da 3 a 5 ha permesso alla società di trattenere in rosa molti classe 2000. Ecco dunque spiegata la permanenza di Aurelio e Pilati, che vantano già un contratto da professionista firmato in estate, insieme a quella di Ahmetaj, Manzari e Pellegrini, con la conferma last-minute anche del centrocampista Bartoli; alla lista va aggiunto anche Andrea Ghion, che fa la spola tra prima squadra e Primavera. A partire da questa base, è stato poi innestato il blocco dei 2001, rimpinguato sia dalla Berretti 18/19 (D’Alessio, Leporati, Manara, Martini, Mehmetaj, Notari, Nucci, Saccani e Vitiello) sia dal mercato: tutti e quattro gli acquisti estivi approntati da Palmieri, infatti, sono del 2001 (Midolo, Nagy e Pinelli, con Shiba di ritorno dal prestito). Infine, il blocco dei 2002 sta acquisendo pian piano un ruolo importante nelle rotazioni di Turrini: dapprima composto dal solo Oddei, con il passare delle settimane si sono aggiunti nell’undici titolare Piccinini e Vitale; ma Pensalfini ha anche prestato/ceduto al collega anche Aucelli, Caniparoli, Mercati, Ripamonti e Simonetta, tutti con almeno una convocazione tra campionato e coppa.
L’impatto con la terza stagione in Primavera 1 non è stato dei migliori, a differenza delle precedenti stagioni dove le prime giornate sono sempre state foriere di risultati utili: a fine ottobre, dopo sei giornate, la classifica diceva che il Sassuolo era ultimo con un solo punto guadagnato e un’incredibile eliminazione dalla Coppa Italia con il Bologna (datata 30 ottobre) che aveva ulteriormente contribuito a demoralizzare l’ambiente. L’ascesa è iniziata il 2 novembre dallo Stadio Ricci con il 2-1 in rimonta al Pescara, un cambio di marcia coinciso con il cambio di modulo varato dal mister: con il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 sono aumentati i gol fatti (2,28 a partita da Pescara in poi contro gli 1,33 delle sei gare precedenti) e diminuiti quelli subiti (dall’enorme cifra di 2,83 a partita si è passati a 1,57), soprattutto quelli su calcio piazzato su cui Turrini ha insistito più volte anche ai nostri microfoni.
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Il mister ha gettato nella mischia chi aveva giocato meno nelle prime partite, ottenendo risposte convincenti come nel caso di Midolo e Saccani, e dato fiducia al binomio d’attacco Oddei-Pellegrini, che difficilmente resisterà al ritorno di Manzari e Mattioli dai rispettivi infortuni. A centrocampo, Artioli e Marginean sono diventati due fattori in entrambe le fasi ed è difficile sfilargli di dosso la maglia da titolare, nonostante un Ahmetaj alla terza stagione in Primavera e con un trascorso in neroverde di tutto rispetto. La striscia di tre vittorie consecutive iniziata a Pescara e terminata con il roboante 5-1 alla Sampdoria ha permesso ai ragazzi di ottenere quell’entusiasmo necessario per scendere in campo con più naturalezza e di essere, dal match con il Pescara in poi, la squadra che ha guadagnato più punti in campionato dietro ad Atalanta, Juventus e Empoli. La classifica è ancora lungi dall’essere rassicurante: il Sassuolo ha 13 punti ed è in zona play-out, la graduatoria è molto corta e può succedere tutto ed il contrario di tutto nel giro di poche giornate.
La nostra impressione è che questa squadra possa arrivare ad una salvezza tranquilla se continua a giocare come ha fatto negli ultimi due mesi, disputando match alla pari anche con grandi del campionato come Inter e Roma.