Manuela Sciabica, talento cristallino del Sassuolo Femminile, ha rilasciato una lunga intervista a L’Ultimo Uomo, in cui si è aperta a trecentosessanta gradi. La giocatrice siciliana, classe 2006, è saltata alle luci della ribalta quando, nella scorsa stagione, segnò il gol contro la Juventus che permise alle neroverdi di pareggiare a casa delle bianconere al novantunesimo. Una delle giocatrici più promettenti del settore femminile italiano staccatasi dalla famiglia molto presto per inseguire i propri sogni.
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Al momento vive in convitto e su questa esperienza ha dichiarato: “Io volevo solo andarmene via da casa per giocare in una squadra femminile. Sono una ragazza timida, per cui non mi spaventava tanto la lontananza da casa, quanto il fatto che avrei avuto compagne di squadra più grandi. Alla fine è andato tutto bene e mi trovo davvero bene con questo gruppo. Quando siamo in convitto ci guardiamo un film insieme o andiamo a fare un giro a Reggio. In generale cerco di stare sempre in compagnia“.
La giovane calciatrice neroverde racconta anche di come questa esperienza la stia aiutando a maturare: “Credo di essere cresciuta molto in questi due anni. Prima dicevo di essere la più timida, ma in realtà quando mi ambiento sono la più rumorosa. Musica alta, urla, ne combinavo una ogni giorno. Ora invece ho capito quanto sia importante riposare bene, mangiare bene ed allenarsi bene. A volte magari capita ancora che mi addormenti sui treni o che li perda, ma a parte questo sento di essere maturata“.
Spazio anche per Lana Clelland, vero punto di riferimento per Sciabica: “Mi considera come una sorella minore. Imparo tanto da lei dentro e fuori dal campo. E’ lei la mia ispirazione quando si tratta di diventare una brava attaccante“.
E su Piovani, l’attaccante classe 2006 afferma: “Quello che ammiro del mister è il coraggio. Il coraggio di credere in noi giovani, magari anche a discapito di giocatrici con più esperienza. Mi ripete sempre di non esagerare con i tocchi, di non complicarmi la vita con giocate troppo difficili e mi dice di tirare più spesso in porta perché da attaccante lo faccio troppo poco. Mi dà sempre tanti consigli. Uno ad esempio riguarda il fatto di attaccare lo spazio anche dentro l’area“.
Il talento giovane di Sciabica è sotto gli occhi di tutti e ciò che più le piace fare è correre sulle fasce ed entrare in campo per vie centrali, oppure dribblare al limite dell’area e calciare.
Al termine dell’intervista c’è anche il tempo di parlare dei suoi sogni e della Nazionale: “A parte il vincere o meno, il mio sogno al momento è semplicemente quello di riuscire un giorno ad indossare la maglia della Nazionale. Già per me sarebbe un grandissimo traguardo“.