Quattro gol nelle prime otto partite. E’ con questo bottino che Daniela Sabatino ha cominciato la seconda avventura con il Sassuolo Femminile. Dopo una prima parte di stagione con la maglia della Fiorentina, Sabatino ha deciso di cedere alla corte del Sassuolo firmando un contratto fino a fine stagione. Nel corso di un’intervista rilasciata a Nero&Verde, l’attaccante del Sassuolo ha parlato così della sua nuova avventura e dei progetti futuri.
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La seconda avventura in neroverde: “Sono soddisfatta di com’è cominciata, sono arrivata e la situazione non era semplice. Quest’anno purtroppo si lotta a non retrocedere. Grazie all’aiuto delle mie compagne stiamo reagendo e stiamo facendo un finale di stagione degno del Sassuolo. Sono contenta anche perché da quando sono arrivata le mie compagne mi hanno accolto benissimo, conoscevo già il mister e la società. Sto molto bene qua”.
Com’è maturato il tuo ritorno in neroverde?
“A inizio stagione ero a Firenze, dove ci sono stati dei mesi un po’ difficili durante i quali non giocavo. Nonostante l’età, avevo ancora voglia di giocare e di dimostrare a tutti il mio valore. Il Sassuolo mi ha cercato e ha insistito, non ho avuto dubbi a venire qua”.
Le differenze tra la prima stagione e il ritorno: “La mia prima esperienza con il Sassuolo si è conclusa a causa della pandemia. Mi è dispiaciuto, stavamo facendo un bellissimo campionato. Quest’anno ho ritrovato la società un po’ cambiata, ha creduto ancora di più nel calcio femminile. E’ un gruppo di giovani che hanno bisogno di esperienza, di giocare e di fiducia. Sono contenta di poter dare una mano per aiutare a crescerle”.
Cosa credi di aver portato in questo gruppo?
“Oltre ai gol e all’esperienza, una scossa. Sono una ragazza che al di fuori del rettangolo verde ride e scherza, ho cercato di essere me stessa. Poi ho cercato di dare una mano sotto il profilo tecnico e tattico, ma c’è anche il mister che già lo fa. Spero di fare più gol possibili per arrivare a una salvezza tranquilla”.
L’arrivo del professionismo: “Non è cambiato niente. Da piccolina il mio sogno era quello di essere una calciatrice professionista. Peccato, è arrivato adesso e quindi avrò pochi anni per godermelo. In me non è cambiato niente, sono sempre stata molto esigente con me stessa e professionista”.
La Nazionale: “Per me non è una parentesi chiusa. Indossare la maglia azzurra è un onore e un orgoglio, io ci spero. So che è molto difficile, ma la speranza è l’ultima a morire. Devo far bene qui a Sassuolo per meritarmelo”.
Daniela fuori dallo spogliatoio: “E’ sempre la stessa. Anche quando sono con i miei amici faccio la ‘stupida’. Cerco sempre un po’ di divertire e prendere un po’ in giro tutti quanti, ma quando c’è da essere seri sono la prima a farlo”.
Il futuro: “Mi rifiuto di pensare al dopo, mi vedo sopra il rettangolo verde. Non riesco ancora a trovare un ruolo per il mio futuro. Il mio sogno è di rimanere nel mondo del calcio: non mi piacerebbe fare l’allenatrice, ma vediamo”.
Obiettivi personali: “Mi piacerebbe arrivare in doppia cifra di gol. Ne mancano ancora cinque, è una bella cifra ma è un mio obiettivo. L’obiettivo principale è di raggiungere una salvezza tranquilla con il Sassuolo: abbiamo quattro finali da affrontare e anche se abbiamo dei punti in più delle altre vogliamo vincerle tutte. Abbiamo questo obiettivo”.
Al Sassuolo anche il prossimo anno?
“Questo non lo so, finiamo la stagione e poi avremo il modo di parlare. Sto bene, non ci sono dubbi. Ma il matrimonio si fa in due”.
