Il Sassuolo ha battuto a domicilio la Carrarese per 2-0: un domicilio temporaneo, quello dell’Arena Garibaldi di Pisa, vista l’indisponibilità dello Stadio dei Marmi di Carrara. La sconfitta cocente e meritata con la Cremonese è stata messa alle spalle con una prestazione non scintillante nel senso pirotecnico del termine, ma sicuramente efficace.
Di queste vittorie, il Sassuolo, dovrà fare incetta più possibile se vorrà tornare in Serie A. Contro una neopromossa che ha raccolto tre sconfitte nelle prime quattro partite, la gara è stata equilibrata, con più occasioni in favore del Sassuolo ma con una Carrarese tutt’altro che remissiva. Tant’è che a metà secondo tempo si era pure portata avanti con una zampata di Shpendi, propiziata da un fuorigioco ad inizio azione. Il risultato è rimasto in bilico fino ai minuti finali: è stata la cifra tecnica della squadra a far pendere l’ago della bilancia in favore del Sassuolo.
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Il Sassuolo deve essere conscio della propria forza, ma senza la pressione di doverne rifilare tre ad ogni squadra. Dice bene Grosso quando parla di gestione e lettura dei momenti: nella vittoria di ieri c’è lo zampino di un mister navigato nella categoria come l’ex Frosinone. Se con la Cremonese la formazione aveva fatto storcere il naso (dirlo a posteriori è sempre più facile), con la Carrarese il tecnico abruzzese si è permesso di stravolgere nuovamente l’undici iniziale (stavolta nessuna lamentela). Così ha fatto dal Catanzaro ad oggi, così farà finché non troverà fisiologicamente un undici base (oppure no).
Non solo Grosso: in campo scendono i giocatori e, alla lunga, sono i giocatori più forti a risolvere le partite e fare la differenza. Come Mulattieri, sempre più decisivo in zona gol. Come Thorstvedt, implacabile nel chiudere la partita. Come tanti giocatori in questa rosa. Tra cui Laurienté, anche ieri decisamente appannato: qualche folata nel primo tempo, unita ad un’incredibile indecisione a porta vuota che gli è costata la sostituzione. Adesso che anche il mercato turco è finito (disdetta!) il buon Armando si dovrà mettere l’anima in pace e onorare il contratto che lo lega al Sassuolo. Doveva farlo anche prima, a dire il vero.
Il Sassuolo sale a otto punti, a meno tre dalla capolista Pisa. La classifica conta fino ad un certo punto: è quasi inutile guardarla fino all’anno nuovo, se non per un mero esercizio di diletto. Il Sassuolo si sta acclimatando con la Serie B, sta capendo che anche la squadra meno gettonata può prenderti alla sprovvista. Passi falsi come quello con la Cremonese ce ne saranno ancora, ma i segnali fanno ben sperare e i margini di miglioramento sono davvero grandi.