mercoledì , 11 Settembre 2024
Allegri dopo juventus sassuolo
Foto: juventus.com

Non è più domenica – “Scatti” all’indietro mortali, c’è poco da stare Allegri

Articolo di Giovanni Pio Marenna

“Porca puttena!”, o, se siete più fan del Moige, “lapalissianamente”, detta alla pugliese maniera dal Banfi nazionale. La Juventus perde la seconda partita consecutiva in 3 gare e adesso è a -8 da Roma, Milan e Napoli. Quel Napoli che, in rimonta e dominatore di aria e terra, ha nuovamente fatto riapparire fuori tutti i problemi juventini, tornati come fantasmi dopo un tempo. Mancanza di equilibro e di identità in campo, singoli più portati a fare i solisti che a dialogare con l’intera orchestra, disorientamento. Il Napoli, soprattutto nel secondo tempo, ne ha fatto un sol boccone con 25 tiri in porta, quasi il 70% di possesso palla e con il doppio dei passaggi riusciti. Non c’è stata storia, numeri alla mano. Almeno per il momento, non c’è molto da stare….allegri. Perché, vista la concorrenza in alta quota, i bianconeri non potranno più permettersi tanti passi falsi a breve termine. Da uno scatto indietro, con tanto di foto ricordo di Koulibaly, a due in avanti.

Foto: sscnapoli.it

Il primo è riassunto nella corsa da centometrista di Mourinho sotto alla curva, chissà se più perché la vittoria è giunta liberatoria rispetto ad un match giocato a viso aperto e a perdifiato da un Sassuolo indomabile o se più perché voleva dare ai tifosi un segnale univoco: noi ci siamo e intendiamo restarci fino alla fine. Il secondo scatto è di un Milan arguto e attento, dall’approccio vivace, che fa scacco ad una Lazio attendista, chiaramente ancora non pienamente sarrista. Ma questo era ampiamente prevedibile dopo nemmeno un mese di calcio giocato. Per cambiare un modo di giocare deve prima di tutto cambiare un modo di pensare. E per questo processo, mentale ancora prima che fisico, occorre un po’ di tempo.

Foto: acmilan.com

Altri due scatti? Questa volta sono fotografici. Quello della Fiorentina pensante di Italiano è da incorniciare: ci vuole alta qualità per vincere a Bergamo. Quello del Bologna è soprattutto l’immagine di chi mette legna in cascina per gli eventuali inverni duri. Che naturalmente non gli auguriamo. Ma intanto è un salto che vale 7 punti, gli stessi di Inter e Udinese. Momenti da fotografare. Afferreto?

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