Domenica alle ore 15.00 lo Stadio Bentegodi di Verona ospiterà Chievo-Sassuolo, 11^ giornata di questo campionato di Serie A. I neroverdi di De Zerbi saranno dunque sul campo degli uomini di Gianpiero Ventura, ultimi in classifica e in piena crisi di morale e di risultati. Pol Lirola ha introdotto la prossima gara, sottolineando come questa potebbe rappresentare una svolta per la stagione della compagine emiliana.
“Domenica scorsa la gara poteva portarci i tre punti” esordisce Pol richiamando lo scorso turno “ma ora dobbiamo guardare alla prossima. Il Chievo è ultimo in classifica ma non dobbiamo pensarci, non significa nulla e noi non vinciamo da un po’. Dobbiamo andare a fare la nostra partita partendo da dietro e cercando di andare a pressarli alti. Il Chievo non ha ancora vinto mentre noi arriviamo da alcune partite non facili: può esserci inconsciamente una grande passione ma sta a noi giocare come sappiamo e arrivare al gol. In questa gara però sarà importante anche non subirne”.
Lirola non è sceso in campo nel corso di Sassuolo-Bologna, gara alla quale l’esterno spagnolo ha dovuto assistere dalla panchina: “Il mister ha ritenuto di fare questa scelta in funzione del tipo di partita. Ha fatto giocare un compagno con altre caratteristiche, io ora ho molta voglia di tornare in campo dato che da due settimane non gioco. Prendiamo spesso gol nei primi minuti e questo deve essere assolutamente migliorato, non esiste iniziare in questo modo la gara: ci è già successo quattro volte e domenica non deve accadere, è ovvio che subire al primo minuto cambia l’andamento della partita. Non dobbiamo prendere contropiedi che possano metterci in difficoltà”.
Le ultime battute del numero 21 neroverde sono per il mister e per il compagno più carismatico: “De Zerbi mi ricorda Di Francesco come proposizione del gioco e mentalità. Boateng? Fa sempre la differenza, è un giocatore che ci serve sempre al 100%. La partita di domenica potrà farci svoltare la stagione, ci potremmo inserire nelle parti alte della classifica e affrontare il match successivo con la mente più libera”.