Le pagelle di Sassuolo-Cagliari 0-2
Andrea CONSIGLI 6: nella prima frazione non viene chiamato a particolari interventi se non in uscita in alta, fondamentale su cui è attento. “Soffia” su due conclusioni pericolose di Lapadula e Nandez, sperando che si spengano sul fondo come avviene. Nella ripresa è sicuro sul tiro di prima intenzione di Zappa all’ora di gioco prima di capitolare senza colpe sulla rete sarda e non riesce nel miracolo sul penalty.
Martin ERLIC 6: Pronti via ha la peggio in uno scontro aereo con Lapadula, episodio che lo condiziona e che lo costringe ad uscire anzitempo dal campo. (dal 19′ Marash KUMBULLA 5: chiamato ad entrare a freddo, si rende protagonista due due chiusure decisive su due ripartenze avversarie che potevano essere letali. Si ripete nella ripresa, scacciando i fantasmi di Genova, che però tornano nel finale con l’ingenuità sul fallo su Lapadula che causa il rigore).
Ruan TRESSOLDI 5,5: torna titolare dopo sei gare e in avvio rischia di combinare la frittata facendo sfilare il pallone e permettendo a Lapadula di involarsi a rete. Il difensore brasiliano va a contrasto con l’avversario che chiede a gran voce il rigore, ma Doveri lascia correre. Dopo l’errore si riprende alla distanza, ma non dà mai quella sensazione di sicurezza che richiede il ruolo. (dal 62′ Marcus PEDERSEN 5,5: al rientro dall’infortunio, rivede il campo dopo la gara di Roma di metà marzo. Appena entrato mette dentro un cross interessante per la sforbiciata di Pinamonti che non sortisce effetto, ma è l’unica azione degna di nota).
Gian Marco FERRARI 5,5: il capitano bada al sodo senza preoccuparsi dell’estetica, spazzando quando serve. Nella prima frazione, come terzo di sinistra della difesa a 3, si sgancia in avanti, tentando anche un tiro fuorimisura più per provare a dare la scossa ai suoi che per convinzione di segnare. In ritardo, come tutta la retroguardia, sul primo gol ospite, occasione in cui prova a chiudere all’ultimo senza riuscire nell’intento.
Filippo MISSORI 6: esordio dal 1′ stagionale, pensa più a contenere Augello che a proporsi in avanti. In una delle poche volte in cui lo fa, mette dentro un cross molto interessante per il colpo di testa fuori di poco di Pinamonti. (dal 45′ Gregoire DEFREL 5: al rientro dall’infortunio, con il suo ingresso la squadra passa al 4-2-3-1, ma non punge come in altre occasioni. Si arrende anche lui).
Matheus HENRIQUE 4: la fotografia della stagione del Sassuolo. Lui che doveva prendere le chiavi del centrocampo, si fa prendere più dalla paura di sbagliare che di rischiare la giocata e ne esce fuori una prestazione impalpabile, come la stagione neroverde. A mettere la ciliegina sulla torta finale in senso negativo, l’espulsione per qualche parola di troppa detta all’arbitro.
Uros RACIC 5,5: torna titolare dal 1′ dopo sei gare. Schierato da schermo davanti alla difesa gioca ad intermittenza alternando buone giocate a mancate chiusure ed errori di misura che danno il la alle ripartenze avversarie. (dal 57′ Daniel Boloca 4,5: entrato per alzare la qualità in mezzo al campo, si fa tramortire, come tutta la squadra, dal forcing del Cagliari e ne viene sommerso, proprio come avvenuto nella sua seconda parte di stagione dopo un inizio incoraggiante).
Kristian THORSTVEDT 6: a differenza dei compagni di reparto, è l’unico che si fa vedere e le giocate offensive del Sassuolo passano sempre dai suoi piedi. Gli manca l’ultimo passaggio, ma almeno ci mette il cuore. (dal 57′ Pedro OBIANG 5: entra per contenere il pressing ospite, capitola sull’azione del gol di Prati respingendo la prima conclusione ma non la seconda. Affonda anche lui)
Josh DOIG 5,5: non ha un cliente facile dalla sua parte come Nandez che contiene come può arrangiandosi di mestiere. Nella prima frazione si propone in avanti, mettendo dentro cross interessanti che non vengono raccolti dai compagni. Cala nella ripresa, arrendendosi come tutta la formazione neroverde.
Armand LAURIENTE’ 5,5: getta il cuore oltre l’ostacolo sfiancandosi a fisarmonica tra la trequarti offensiva e l’attacco, ma predica nel deserto. Nella ripresa si intestardisce con alcune giocate individuali più per disperazione che per convinzione. Il Sassuolo si affidava a lui per le residue speranze salvezza che affondano con il n.45.
Andrea PINAMONTI 5,5: fa a sportellate con la difesa ospite, ma non ha una vita facile nella morsa del duo Mina-Dossena. Nel primo tempo, sfiora il gol con un colpo di testa in tuffo che avrebbe meritato maggiore fortuna. Ci riprova nei secondi 45′ con una girata al volo fuorimisura, ma sono gli unici due lampi in una gara di sofferenza in cui, questa volta, non riesce a tirare fuori il coniglio dal cilindro.