giovedì , 12 Settembre 2024
Gregoire Defrel, Matteo Politano, Nicola Sansone
L'attacco del Sassuolo (foto: sassuolocalcio.it)

L’attacco che verrà: tante soluzioni, un unico dubbio

Il calciomercato non è ancora iniziato ufficialmente, ma più passano gli anni e più la data del 1° luglio è destinata a diventare simbolica: le società si muovono con settimane d’anticipo, come fatto in Italia dalla Juve con Pjanic, ma anche all’estero, come il Borussia Dortmund che ha già chiuso un paio di operazioni. Anche il Sassuolo inizia a guardarsi intorno precocemente: quest’anno bisogna accelerare i tempi per consegnare a Di Francesco una rosa completa già per i preliminari di Europa League di fine luglio. Ciò su cui vorremmo concentrarci, aldilà delle sempre più insistenti voci riguardanti giocatori del Sassuolo in uscita dal distretto ceramico, è l’attacco, forse il reparto che subirà maggiori variazioni in queste settimane. Prima di tuffarci nel presente, c’è bisogno di un salto alla sessione invernale di calciomercato: il Sassuolo vendette Floro Flores e Floccari per la loro volontà di cambiare aria, mentre arrivò in neroverde Trotta dall’Avellino.

Gregoire Defrel, Nicola Sansone, Matteo Politano
L’attacco del Sassuolo (foto: sassuolocalcio.it)

 

Il parco attaccanti fu ridotto di un’unità, ma ciò non si ripercosse sul girone di ritorno, che fu portato a termine senza particolari debilitazioni. Con l’Europa League in più, il discorso è diverso: anche se Sansone si è dimostrato resistente, se non immune, agli infortuni, la coperta nel ruolo di ala sinistra è corta, essendoci solo lui capace di coprire ottimamente quel ruolo. Tra le notizie in auge per un ricambio sull’out mancino, il profilo che si avvicina maggiormente all’identikit richiesto da Di Francesco è quello di Gianluca Caprari, attaccante neopromosso con il suo Pescara. Mister Eusebio preferisce giocatori che giocando a piede invertito: Caprari è destro, un punto a suo favore. Oddo, però, quest’anno l’ha schierato quasi sempre come seconda punta: soltanto due presenze come ala sinistra e una come ala destra. Più passa il tempo, quindi, e meno margine di ambientamento rimarrebbe al classe 1993 scuola Roma.

Cambiamo fronte: sulla destra il vincolo ha un nome e cognome, è Domenico Berardi. Se parte lui, è necessario un sostituto di spessore; diversamente, Di Francesco si riprende volentieri il calabrese con Politano, che quest’anno ha dato molte garanzie. Tra i sostituti, in pole Suso e D’Alessandro: per quanto riguarda quest’ultimo, la trattativa, svelata dal Corriere dello Sport, sembrava in dirittura d’arrivo, mentre ora l’esterno atalantino, anch’esso scuola Roma, è passato in secondo piano. Più promettente, invece, la trattativa per Suso: il giocatore tornerà al Milan dal prestito secco al Genoa, ma con i noti trambusti di casa rossonera a cui vanno aggiunti quelli rossoblu, con il rebus allenatore ancora da decifrare, è possibile che l’ex Liverpool decida di accasarsi al Sassuolo. Una permanenza al Milan è difficile: lo stesso giocatore ha avuto modo di testare l’ambiente Milan e il dirottamento verso altri lidi (Genoa) non è certo una dichiarazione d’amore. E’ ovvio, tuttavia, che il Sassuolo non potrà affondare il colpo finché non verrà sciolto il nodo Berardi. Un unico dubbio, quindi.

Domenico Berardi
Domenico Berardi (foto: Alberto Benaglia)

 

Per quanto riguarda il ruolo di prima punta, la situazione è più ingarbugliata, perché le parti coinvolte in causa sono molteplici: il Sassuolo sta cercando un centravanti di spessore, non perché Defrel non abbia convinto, ma perché gli identikit che Carnevali e soci stanno setacciando hanno caratteristiche diverse. I nomi sono sempre gli stessi: l’ipotesi Zapata sembra sfumata così come la trattativa del Napoli con Vrsaljko, legata inesorabilmente al nueve colombiano. Di contro, restano alte le quotazioni di Lapadula, in ascesa anche Belotti e Immobile, con quest’ultimo che potrebbe tornare al Siviglia in seguito al mancato pagamento del diritto di riscatto di 11 milioni pattuito a gennaio scorso tra il Torino e il club andaluso. Tanti bei nomi, gli identikit sono senz’altro di alto livello, ma una domanda sorge spontanea: non saranno troppi a contendersi il ruolo di centravanti? Defrel è richiesto in Premier, ma al momento è imprescindibile, le sue caratteristiche sono difficilmente reperibili sul mercato alla portata del Sassuolo; Trotta è arrivato a gennaio, ancora non ha dimostrato tutte le sue qualità (che, siamo sicuri, ci sono) e una partenza immediata non è un’opzione al momento. Falcinelli è un profilo molto apprezzato in B, ma meno di un mese fa lui stesso ha dichiarato di voler restare: l’attaccante è cedibile, ma come costringerlo a partire controvoglia? Ora, va bene il parco attaccanti allargato per l’Europa League, ma onestamente 4 giocatori per un posto in campo ci sembrano troppi: anche in questo caso, quindi, bisognerà cedere prima di acquistare. Con il rischio di posticipare troppo i tempi.

 

 

 

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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