Un altro Atalanta-Sassuolo se n’è andato placidamente: un 5-1 roboante nel punteggio, ma che sembra aver lasciato indifferente buona parte dell’ambiente neroverde, forse “abituata” a subire questo genere di scoppole dalla squadra di Gian Piero Gasperini. Nulla a che vedere, insomma, con il Sassuolo-Atalanta 1-4 dell’anno scorso che ha visto un De Zerbi in discussione arrivare dai giornalisti a mezzanotte inoltrata. Nella realtà, invece, questo risultato pesa, e pesa tanto.
Alla vigilia, però, la speranza di strappare un risultato utile c’era: speranza che ha già iniziato a sgretolarsi dopo il primo gol di Zapata e dopo le numerose palle gol atalantine (a fine partita, i tiri complessivi saranno 21 a 9 per i padroni di casa). Il Sassuolo ha avuto un possesso palla meno fluido del solito (82% di passaggi riusciti) e, soprattutto, meno votato all’attacco. Non è un caso che il 62% del possesso palla neroverde sia rimasto nella metà campo difensiva, contro il 38% ottenuto dalla linea mediana in poi. E non è un caso nemmeno che il Sassuolo, pur compiendo molti più passaggi dell’Atalanta (420 a 328), ne abbia fatti quasi 100 in meno nella trequarti offensiva (141 a 63). Locatelli da solo ne ha compiuti 30 su 63: un predicatore nel deserto, in poche parole.
Veniamo alle statistiche individuali, che evidenziano subito come ieri ci siano stati seri problemi di comunicazione tra i reparti: mentre Locatelli ha manovrato il consueto numero esorbitante di palloni (101), confermandosi tra i big d’Europa in questa statistica, ma Boga e Caputo ne hanno toccati rispettivamente 30 e 26. Un po’ meglio hanno fatto Berardi (60) e Traorè (55), rimasti in campo per più minuti ma che si sono fatti apprezzare di più rispetto a Ciccio e Jeremie. Junior ha compiuto ben 5 dribbling, confermando di avere la stessa voglia di incidere dimostrata nelle recenti partite.
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Sorprende il dato dei recuperi difensivi di Vlad Chiriches: ben 19, un dato altissimo. Se considerassimo anche il gol segnato, sembrerebbe quasi che il Conte Vlad abbia fatto un’ottima partita, se non fosse che il campo ha detto ben altro. Il centrale rumeno è stato probabilmente il peggiore in campo: ha messo lo zampino in almeno tre gol atalantini e anche in impostazione ha regalato molti palloni terminati poi in un nulla di fatto. Non sorprende, invece, il dato sui tocchi in area di Ciccio Caputo: uno (!). In Sassuolo-Genoa di dopodomani, la speranza è quella di tornare a giocare bene, vincendo e possibilmente segnando molto: sarebbe un toccasana, oltre che per la già ottima classifica, anche per il morale dei ragazzi di De Zerbi.