Fiorentina-Sassuolo 3-0. Amaro l’esordio in campionato di Beppe Iachini. La Viola, la “sua” Viola, gli rifila un brutto scherzo e tre reti. Risultato tondo e netto: tutti a casa, a zero punti. A tifare affinché stasera la doppia sfida che vede coinvolti Crotone, Udinese, Verona e Genoa si concluda con due pareggi.
Non era certo quella del Franchi l’occasione giusta per sperare di vincere, ma la speranza di pescare almeno un punto nell’Arno c’era. Ma è affondata presto, molto presto.
Se quel palo di Politano fosse entrato, invece di finire prima sul legno e poi sul piede di Sportiello, staremmo parlando di tutta un’altra partita. Ma il calcio si fa con il presente indicativo e non con i congiuntivi.
Fiorentina-Sassuolo 3-0 porta la firma dei giovani di talento Simeone, Veretout e Chiesa. Ma anche quella del trio difensivo neroverde, che stavolta sui gol subiti ha più d’una colpa. Consigli no, lui non ha colpe. Le sue prodezze su Chiesa e Pezzella valgono da solo lo stipendio al portierone neroverde. Che forse ieri è stato l’unico ad esserserlo guadagnato.
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Fiorentina-Sassuolo 3-0: ma la colpa di chi è?
Ancora spuntato l’attacco. Il peggiore del campionato, insieme al Benevento. E senza nemmeno un Brignoli che segni di testa al 95°.
Non che Iachini abbia colpe. Siede in panchina da una settimana e ha diretto non più di quattro-cinque allenamenti. Se il Sassuolo sta messo così è colpa della solita testa dei giocatori. Di quella e solo di quella, non dei loro piedi.
Perché che quelli del Sassuolo abbiano i piedi buoni non è un mistero. Forse se lo sono dimenticati. A partire da Berardi, che è tutto un altro giocatore rispetto al talento che la Juve voleva a tutti i costi. O di Matri, Peluso e Cannavaro, vecchie glorie d’esperienza che hanno calcato i palcoscenici del calcio che conta. Come lo stesso inossidabile Acerbi, che ieri non ha fatto impazzire nessuno.
Domenica c’è il Crotone: la prova del nove. Il punto di svolta, dove potremo scoprire se il Sassuolo ha davvero qualcosa da dire in questa serie A.
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