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Conoscendo il personaggio ci si può aspettare di tutto. Ma parlando di Patrik Schick, il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha confermato al sito pagineromaniste.com che “andrà alla Juventus. La Roma lo ha chiesto, ma non ha i soldi. Dite a Pallotta di cacciare i soldi. Senza soldi non si canta messa”.
Non sappiamo se l’imprenditore romano abbia voluto fare riferimento ad una qualche carenza di liquidità da parte della società giallorossa (in ogni caso già vista in passato e testata proprio su Schick), oppure alla mancata disposizione della proprietà capitolina ad investire 25 milioni per pagare la clausola rescissoria dell’attaccante ceco.
Fatto sta che, considerando quello che è ormai l’asse Roma-Sassuolo non possiamo prendere alla leggera una tale eventualità, specie nelle operazioni in uscita. Ci è infatti sembrato a più riprese – e le dichiarazioni della società neroverde sembrano confermarlo – che la Roma non sia intenzionata a pagare per intero la clausola rescissoria per Di Francesco, fissata a tre milioni.
Ulteriore conferma sarebbe il fatto che dalle parti della capitale si stia pensando di inserire in trattativa contropartite tecniche come Federico Ricci, o anche i giovani Riccardo Marchizza e Marco Tumminello.
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Fatto sta che una mancanza di liquidità da parte dei giallorossi inficerebbe anche altre trattative. A partire dalla clausola di recompra di Pellegrini (10 milioni), la suggestione Berardi (40 milioni), la prospettiva Defrel (almeno 10 milioni) e addirittura i rumors su Duncan ed Acerbi. Se facciamo un conto approssimativo ci rendiamo conto che non si parla proprio di noccioline. Tutto sta nel vedere gli sviluppi di mercato. Si parla di entrate, finora solo teoriche, dalle eventuali cessioni di Nainggolan e Salah.
Dalle trattative con la Roma il Sassuolo ha acquisito spesso ottimi giocatori (gli stessi Pellegrini e Ricci, ma anche Politano e Mazzitelli), bisogna vedere fino a dove Pallotta è pronto a spingersi. E, soprattutto, fin dove potrà.
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