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Il Sassuolo non vince in trasferta da otto gare (2 pareggi e 6 sconfitte), nelle 5 ultime trasferte i neroverdi hanno collezionato altrettante sconfitte, nel girone di ritorno sono solo 2 i punti messi a segno dal Sassuolo fuori dal Mapei Stadium.
Sarà per i tanti infortunati, sarà perché il buoni risultati ottenuti nel girone di andata hanno portato la squadra in una situazione di “sicurezza”, fatto sta che se guardiamo al solo girone di ritorno il Sassuolo sarebbe ultimo in classifica con solo 12 punti, al pari del Cagliari, ma i sardi con la differenza reti sono riusciti a fare leggermente meglio di noi. Sono numeri drammatici.
Domani si torna a giocare in trasferta contro il Cesena penultimo in classifica, per i romagnoli la vittoria rappresenterebbe l’ultimo appiglio alla speranza di restare in Serie A.
Questo un riassunto delle parole del tecnico neroverde sulla sfida di domani: “Per loro è praticamente l’ultima spiaggia e noi, in caso di vittoria, possiamo tirarci fuori dalla lotta per la salvezza. Il loro campo è stato ostico per tutti, non si è abituati a giocare sul sitentico. Sarò importante avere l’approccio giusto per tutta la gara. Vrsaljko? Recuperato, ma non del tutto. Sono felice di avere un terzino di ruolo. Non ha ancora i novanta minuti nelle gambe ma cercheremo di sfruttarlo per il tempo che potrà restare in campo. Finale di stagione? Nel calcio c’è l’abitudine di guardare le prime partite e le ultime. E’ fondamentale fare un buon finale, anche se ora la partita più importante è con il Cesena. Il resto viene dopo. Tre attaccanti? Per tenerli in campo bisogna sempre sacrificarsi molti, senza mai mollare. E questo non deve accadere. Potrei fare tanti esempi, come Tevez e Toni che rincorrono gli avversari: sono segnali di squadre e giocatori importanti“.
