domenica , 15 Settembre 2024
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foto: Alberto Benaglia

ESCLUSIVA CS – Palmieri: “Primavera, che salvezza! E sulla categoria Under 18…”

Canale Sassuolo ha intervistato in esclusiva Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, che ha tracciato un bilancio stagionale delle squadre neroverdi, con qualche nota sul proprio futuro e su quello del centro sportivo, fiore all’occhiello della società emiliana per i prossimi anni.

Salvezza della Primavera? E’ un grandissimo traguardo, non bisogna dimenticare che il girone è composto da sedici squadre e che, se possiamo festeggiare questa salvezza, è grazie al lavoro degli anni precedenti, da mister Mandelli che, tre stagioni fa, ci ha permesso di prendere parte al campionato stesso grazie agli ottimi risultati conseguiti; dopo di lui è arrivato Tufano, con il quale ci siamo salvati in anticipo; la stagione appena conclusa con Turrini è stata tribolata a causa di molte variabili, tra le quali gli infortuni, ma abbiamo ottenuto una salvezza meravigliosa per com’è arrivata nelle ultime tre partite, dove ci siamo ripresi quello che avevamo lasciato per strada nel resto della stagione. Delle ultime dieci gare, ne abbiamo vinte cinque, sbagliando soltanto la trasferta con il Napoli a livello di interpretazione; ma questa squadra ha avuto sempre un’identità ben precisa, con ragazzi di qualità”.

Primavera Sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

“Sono soddisfatto perché è nelle difficoltà che si vedono gli uomini: il merito è tutto dei ragazzi, di mister Turrini, del suo staff e della Mapei Sport per la preparazione atletica, in pochi credevano in noi, li abbiamo smentiti giocando compatti e coesi, nonostante qualche settimana buia. Se l’anno scorso è retrocessa la Lazio e quest’anno il Milan, significa che il campionato è davvero tosto. Noi ci siamo presentati con una buona squadra, non adatta a lottare per le prime quattro posizioni ma dalla quinta posizione in giù ci potevamo confrontare con tutti; non ci saremmo meritati, proprio per il valore della squadra, di finire nelle ultime due posizioni. Difficoltà? Per diversi mesi non abbiamo avuto a disposizione giocatori come Kolaj, Raspadori, Manzari, Ahmetaj e Aurelio. Ad inizio campionato ho commesso qualche errore nelle scelte a cui ho poi rimediato ma, con la rosa al completo, abbiamo dimostrato di essere competitivi, così come facemmo ad inizio campionato”.

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Non potevamo non parlare della prima presenza in Serie A di Giacomo Raspadori, arrivata in Atalanta-Sassuolo: “Esordio di Raspadori? Il suo esordio, simbolicamente, è un riconoscimento a tutto il nostro settore giovanile: è da un anno e mezzo che Giacomo è il capitano della Primavera. Il suo futuro? E’ presto per dire se resterà con la prima squadra o se andrà in prestito, ovviamente la speranza che riponiamo su ogni ragazzo è che arrivi in pianta stabile in prima squadra. Lui ha già fatto un ritiro con i grandi, spero che mantenga la stessa continuità che ha avuto fino ad adesso. Spazio per i più piccoli? Nel momento del bisogno, abbiamo promosso Oddei e, come al Torneo di Viareggio, Mercati e Micheal”.

Real Fusignano-Sassuolo

Dopo l’ampia parentesi dedicata alla Primavera Sassuolo, l’attenzione passa ai 2001 della Berretti: “Voglio fare un plauso speciale a mister Simone Barone: non ho mai ricevuto alcuna lamentela, ha portato a termine una stagione con i 2001 non ancora pronti per andare in Primavera; nelle fasi finali, ha giocato con una rosa meno attrezzata rispetto a quella della scorsa stagione, non ha avuto a disposizione neanche i 2001 più forti e si è arrangiato promuovendo alcuni 2002 dall’Under 17 proponendoli titolari. Simone si è messo a completa disposizione della Primavera, senza pensare a se stesso: per me, questo vale più di tutto il resto. Categoria Under 18? Le voci che girano sono vere, ci stiamo battendo per introdurre il campionato Under 18: il campionato Berretti, a mio modesto parere, non è formativo per i giovani ragazzi italiani, fatte salve le fasi finali. Partecipando squadre di Serie C, il livello è oggettivamente più basso delle squadre di A della stessa annata”. Confermati, dunque, i rumours riguardanti la nuova categoria: probabile una sua introduzione, ma non dalla prossima stagione.

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Passiamo ai 2002 dell’Under 17, arrivati all’ottavo posto del girone, e ai 2003 dell’Under 16, arrivati ad un passo dalla Final Four: “Se i risultati non sono arrivati, i motivi ci sono: rispetto alla scorsa stagione abbiamo perso un attaccante come Behiratche che ha raggiunto i genitori in Francia; abbiamo perso Oddei nel corso dell’anno, uno che con i coetanei fa la differenza, perché promosso in Primavera; infine, abbiamo perso anche Turrini, che domenica ha portato a termine l’obiettivo stagionale con la Primavera. Più di questo non potevo chiedere ai ragazzi: anche se i playoff non sono arrivati, a livello di valorizzazione dei giocatori è stato fatto più di qualsiasi altra annata. Under 16? Potevamo tranquillamente arrivare tra le prime quattro d’Italia, all’andata dei quarti avremmo meritato la vittoria, al ritorno siamo stati sfortunati a prendere un rigore all’ultimo minuto del primo tempo che ha indirizzato la partita. Detto questo, i 2003 hanno fatto un grandissimo campionato, è un gruppo con spiccate qualità che ha dominato il proprio girone: difficile chiedere di più ad una squadra del Sassuolo. Sono molto fiducioso del materiale da cui potremo attingere nel futuro da quella rosa”.

Francesco Palmieri: “Ho ancora un anno di contratto, qui mi trovo benissimo”

Il bilancio stagionale si chiude con l’Under 15 di mister Papalato: “E’ partita male, poi ha avuto una buona crescita. Questa categoria è la più difficile di tutte: molti giocatori vengono da squadre dilettantistiche, altri sono al primo anno lontani da casa. Sono soddisfatto del lavoro che è stato fatto, negli anni siamo cresciuti in maniera esponenziale: ci confrontiamo settimanalmente con grandi realtà, ma per mantenerci su questi livelli bisogna alzare ogni anno l’asticella perché anche le altre società si migliorano stagione dopo stagione. Giocatori in prestito? Abbiamo molti ragazzi di qualità, li stiamo incanalando verso un percorso ben definito: ovviamente, noi li seguiamo fino ad un certo punto, dopo il quale devono essere proprio i giocatori a metterci del loro e dimostrarci qualcosa. Abbiamo una società e una proprietà forte come la Mapei e un amministratore delegato ambizioso, così come lo sono io: gli investimenti fatti in questi ultimi mesi sono molto significativi. Centro sportivo? Ci sono tante cose ancora da decidere per quanto riguarda il settore giovanile, ma l’idea è di sfruttarlo al massimo, insieme allo stadio Ricci. La conferenza stampa del 10 giugno svelerà molti dettagli. Il mio futuro? Avere le attenzioni di altre squadre fa sempre piacere, ma in questo momento sto facendo il mio lavoro qua, ho ancora un anno di contratto. Mi trovo benissimo con l’ad Carnevali, ma tutti vogliono crescere: il giorno che mi accontenterò, vorrà dire che avrò deciso di fare altro. Se in futuro dovesse arrivare un’offerta importante, è chiaro che la valuterei. Miglior responsabile del settore giovanile? Il riconoscimento ricevuto martedì a Roma dall’ADICOSP (associazione italiana dei direttori e collaboratori sportivi, ndr) mi gratifica molto, è stata una bella serata”.

Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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