Stasera al Dall’Ara va in scena Bologna-Sassuolo, gara della quarta giornata di ritorno di Serie A. In vista del derby emiliano, abbiamo intervistato in esclusiva Stefano Utzeri, giornalista di 1000cuorirossoblu.it: con Utzeri abbiamo parlato del momento di forma delle due squadre e non solo.
Stefano, come giudichi la stagione del Sassuolo finora?
“Non credo che la situazione attuale sia condizionata dalla contemporanea crescita di altre squadre: per me il Sassuolo poteva avere anche 5/6 punti in più. Non credo neanche che il Sassuolo abbia sbagliato mercato: alcuni dei giocatori presi sono molto bravi. Pedersen ad esempio mi sta piacendo molto: credo che possa tranquillamente rimanere titolare in Serie A anche a lungo termine. Al contrario, forse Laurientè è stato considerato più pronto di quanto in realtà non sia: ha fatto un’ottima stagione d’esordio, chiusa purtroppo con un infortunio. Adesso è tornato ma non riesce ad incidere: l’impressione è che i difensori gli abbiano preso le misure e lui non si sia aggiornato”.
E l’altro punto?
“L’altro punto centrale secondo me è il centrocampo: in Thorstvedt il Sassuolo ha trovato un ottimo giocatore, mentre Boloca forse non è ancora del tutto pronto a raccogliere un’eredità pesante come quella di Lopez. Henrique può fare tranquillamente il titolare in mezza Serie A ma è un giocatore di sistema, non sposta gli equilibri. Dionisi secondo me è un bravo allenatore: lo ha dimostrato negli ultimi due anni”.
La partita di stasera come Bologna-Sassuolo 3-0 pre-Mondiale: sono momenti paragonabili?
“Credo che non si possa fare un parallelo tra il momento attuale con Bologna-Sassuolo dell’anno scorso. Il Bologna si stava costruendo la salvezza in quelle giornate prima del Mondiale: quando Thiago Motta prese la squadra, la situazione non era delle più rosee. Adesso il Bologna arriva da un momento negativo a livello di risultati, almeno nell’immediato passato: non vince da quattro partite, nonostante di prestazioni davvero negative ci sia solo quella di Udine. Il Bologna ha perso un po’ di smalto nella fluidità del gioco e anche alcune soluzioni offensive. Adesso pare che il Bologna stia recuperando effettivi, ha fatto un’ottima partita a San Siro contro il Milan e sta arrivando alla partita con il Sassuolo un po’ come arrivò a quel Bologna-Cagliari 2-1 di inizio anno, che diede il la ad un Bologna diverso. La partita con il Sassuolo per me può essere quella in cui il Bologna ritrova l’entusiasmo”.
Il Bologna ha operato bene anche a livello di mercato, non solo sul campo.
“A livello di rosa, da riparare c’era solo la riserva di Zirkzee. Van Hooijdonk ha dimostrato di non essere il giocatore giusto per questo Bologna, manca di intraprendenza fuori dall’area di rigore ed è stato tenuto anche nel momento in cui Motta non lo aveva neanche convocato per il ritiro. Odgaard poteva arrivare anche in estate, a fronte però di 9/10 milioni: adesso il danese è arrivato in prestito con diritto di riscatto a 3,5 milioni. Il mercato di gennaio dimostra però quanto il Bologna stia programmando il futuro, dimostrando che c’è vita oltre Motta. Il tecnico ha chiesto due giocatori: un vice Zirkzee come Talles Magno e Kelvin Amian dello Spezia. Il Bologna ha valutato questi nomi ed ha deciso di valutare per la sua strada, prendendo due giocatori molto giovani come Ilic e Castro: quest’ultimo è il decimo investimento più oneroso della Serie A dal campionato argentino. Sono state fatte scelte per il futuro, non tanto sulla base delle richieste di Motta: è stato un mercato perfetto, tappando le necessità immediate e prendendo in anticipo giovani per il futuro, facendoli acclimatare a Bologna in questi sei mesi in vista della prossima stagione. Sartori sta lavorando bene e la sua programmazione sta funzionando”.