Ai microfoni di Sky Sport Giovanni Carnevali ha risposto ad alcune domande nel pre partita di Milan-Sassuolo. Ecco le sue parole: “Il mister ieri nelle sue dichiarazioni è stato duro, ma anche giusto. Ha detto quello che è il suo pensiero, ma anche quello dei calciatori e della società. Ci vuole anche un po’ di buon senso ed aspettare quello che succede. Non ci si aspettava che in 48 ore si potesse considerare la SuperLega conclusa. Ci siamo sentiti traditi dalle società italiane e non eravamo certi che questo progetto potesse andare in porto. Mancavano due cose principali, agli sportivi piace vincere sul campo e la meritocrazia deve essere messa al primo posto. altro aspetto era quello dei tifosi. Noi facciamo calcio per i tifosi, non avere il nostro tifo allo stadio è un problema”.
Con la SuperLega era più una questione politica o economica?: “I problemi sono tanti, certe problematiche si risolvono stando assieme. Il sistema calcio va rivisto. Ci sono problematiche che ci stiamo portando dietro da tanto tempo. Le società sono i grande difficoltà, se le grandi sono in difficoltà le piccole non sono tranquille. Questo mi fa molto riflettere, le decisioni andavano prese in modo diverso”.
Voi ne sapevate qualcosa? “Nulla, assolutamente nulla. Ma ora dobbiamo fare un passo avanti, dobbiamo essere uniti non divisi e capire le enormi problematiche del calcio moderno. Dobbiamo risolvere, senza discutere”.
Come riaccoglierete “i disertori”: “Come società Sassuolo pensiamo che quello che è successo è successo. Dobbiamo andare avanti senza portare rancore per risolvere ciò che nel calcio non funziona. Riguardo a Scamacca valutato 40 milioni noi facciamo le nostre cifre poi non obblighiamo nessuno ad acquistare. Chi non può farlo non lo faccia. Noi dobbiamo tenere i conti in ordine. La pandemia ha colpito tutti, ma questi risultati negativi sono figli della mala gestione passata. Se siamo arrivati al punto di proporre una SuperLega io sono preoccupato”