mercoledì , 11 Settembre 2024
fuorigioco cagliari sassuolo
foto: Lega Serie A

Cagliari-Sassuolo: ha senso fischiare questi fuorigioco?

Ieri sera, all’Unipol Domus, il Sassuolo ha incassato una sconfitta difficile da digerire: quella con il Cagliari era una partita da vincere a tutti i costi, per allontanarsi dalle sabbie mobili della retrocessione dove invece i neroverdi sono sempre più impantanati. Una rimonta subita “alla Sassuolo”, come d’altronde successe sette anni fa di questi tempi: allora finì 4-3, il Sassuolo era in vantaggio per 3-1 a mezz’ora dal triplice fischio, l’espulso era Lorenzo Pellegrini e il gol dell’ex di Diego Farias (anzi, i gol, perché furono ben due). Quella di ieri sera è stata una partita decisa dagli episodi: se la porti a casa per 0-1 sei uno stratega, se la perdi 2-1 sei un brocco. Ma d’altronde, quale partita non è decisa dagli episodi? Usare questa parola ha un che di ineluttabilità che nel calcio va limitato il più possibile: la rovesciata di Pavoletti potrà anche essere un episodio – bello ricorrente, aggiungeremmo noi – ma di certo non inevitabile.

Cagliari-Sassuolo
Il gol di Pellegrini per il momentaneo 1-2 in Cagliari-Sassuolo: verrà espulso un minuto più tardi (foto: repubblica.it)

Veniamo dunque all’episodio cruciale di Cagliari-Sassuolo, ovvero il gol del possibile 0-2 annullato a Bajrami al 92′. Dire che assegnando il gol sarebbe finita in un altro modo è dire una cosa scontata (ma non sottovalutiamo lo scenario in cui il Sassuolo perde 3-2). Sul passaggio di Mulattieri, Volpato è stato pizzicato in fuorigioco di una punta di piede: l’italoaustraliano avrebbe poi servito molto altruisticamente Bajrami per lo 0-2 neroverde, ma il guardalinee ha prontamente sbandierato. Se abbia visto il fuorigioco di Volpato, o quello di Bajrami, o se lo abbia fatto semplicemente per fermare il gioco e chiedere l’ausilio del VAR, non ci è dato saperlo. Fatto sta che il piede avanti c’è e l’oggettività assoluta dei fuorigioco non lascia scampo ad interpretazioni.

E da qui passiamo alla domanda (retorica) posta nel titolo: sì, ha senso fischiare questi fuorigioco. Arbitro e assistenti sono lì apposta per far rispettare il regolamento e, in questo caso, il regolamento parla chiaro: quindi è inutile scagliarsi contro Mariani e la sua squadra che, al netto dell’intervento di Sulemana su Thorstvedt, hanno gestito bene una partita non certo delle più semplici. Ciò non toglie che una regola possa essere cambiata: parliamo pur sempre di costrutti dell’uomo, quindi imperfetti per definizione. Che vantaggio avrebbe avuto Volpato da quella punta di piede oltre il ginocchio di Zappa, frutto soltanto di una diversa falcata verso la porta di Scuffet? Vogliamo essere più chiari possibile: ci riteniamo oggettivi a sufficienza per non “urlare” allo scandalo soltanto quando l’episodio è a sfavore del Sassuolo, ma ci pare giusto parlarne su queste colonne cogliendo l’occasione propizia.

fuorigioco sassuolo
foto: sassuolocalcio.it

In Italia la sperimentazione del fuorigioco con la cosiddetta “luce” tra difensore e attaccante è già attiva nel campionato Under 18. La sperimentazione è partita ad aprile 2022 in Italia e Olanda: su un totale di 35 partite, calciatori, tecnici e arbitri che hanno partecipato al sondaggio hanno dato un parere complessivamente positivo, segnalando un impatto ridotto della proposta di modifica sul gioco e un generale aumento delle opportunità da gol. E’ solo questione di tempo, quindi? Vedremo: da un lato la UEFA incentiva le sperimentazioni sulla luce nel fuorigioco, in un ritorno ideale ad un calcio più verace, ma dall’altro fa sapere che il pallone ufficiale di Euro 2024, Fussballliebe (letteralmente Amore per il Calcio in tedesco), segnalerà i fuorigioco in maniera semi-automatica grazie ad un sensore sospeso dentro al pallone stesso. Segnalerà la “luce” tra difensore e attaccante? Probabilmente no, ma chissà: guai a sottovalutare gli sviluppi tecnologici in questo ambito: già immaginarsi un sensore sospeso in un pallone da calcio è impresa ardua.

Parafrasando Massimo Marianella nel post partita di Sky Sport, non apparteniamo al calcio del mezzo piede avanti/mezzo piede indietro: e non lo diciamo con quel sapore misto nostalgico e conservatore, quanto per il fatto che al di là della tecnologia il calcio non deve scadere nell’assurdo bensì mantenere un certo buon senso.

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Riguardo Gabriele Boscagli

Deluso dalle big fin dalla giovanissima età, si è affezionato al Sassuolo e non lo ha più lasciato. In redazione è il pilastro del settore giovanile.

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