Non c’è un attimo di respiro per il Sassuolo, atteso dalla cruciale trasferta con la Salernitana ad appena quattro giorni dall’1-1 interno con l’Udinese. Davide Ballardini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match: ecco le sue parole a SassuoloChannel:
Sulla Salernitana: “E’ una partita importante, certamente non decisiva. Fino ad oggi abbiamo fatto quattro punti in quattro partite: più o meno sono i punti che meritiamo, da qui in avanti dobbiamo fare ancora meglio di quanto fatto finora. Andiamo ad affrontare una squadra molto pericolosa, con ragazzi che vogliono far vedere di tenerci, soprattutto davanti ai propri tifosi, ed è giusto così. Per me sono importanti due cose: il gioco e la pericolosità. Servono equilibrio e compattezza sia in fase di possesso palla, sia quando ce l’hanno gli avversari. Quando perdo palla, ho bisogno che i compagni siano attenti e bravi in fase difensiva. Contro l’Udinese siamo stati bravi per lunghi tratti perché, tenendo palla per tanto tempo, abbiamo concesso poco o nulla agli avversari. C’è un però: quelle tre o quattro situazioni in cui l’Udinese è stata pericolosa, abbiamo perso palla e non eravamo messi bene in campo. L’Udinese, quando non sei messo bene in campo, batte la Juve, la Lazio, il Milan e il Bologna. E così potrà fare anche la Salernitana, che in molti credevano a inizio anno potesse fare il salto grazie ad un mercato di un certo tipo. Questo a conferma che il campionato è imprevedibile”.
Su Defrel: “Sta bene, è un giocatore intelligente, ha qualità, è bravo con e senza palla ed è bravo a dare una mano in fase difensiva. Non lo scopro certamente io. Oltre a Berardi, abbiamo Pedersen assente: tutti gli altri sono convocati”.
Sulla paura in Sassuolo-Udinese: “La concentrazione e il timore non vanno così male: ti fanno essere ancor più serio. Contro l’Udinese abbiamo fatto una buona partita; il timore ed il rispetto che abbiamo avuto per l’Udinese era giusto averli, come è giusto averli per la Salernitana. Sono squadre attrezzate, diverse per caratteristiche. Non dico che tu debba essere terrorizzato, ma hai il dovere di essere attento. Domani voglio vedere un Sassuolo forte e incisivo nel gioco, solido e compatto in fase difensiva. Questo è quello che vogliamo accada, poi non sempre accade. Troppo pochi quattro punti in quattro partite? Mi permetto però di dire che prima del nostro arrivo il Sassuolo ha fatto gli stessi punti in undici partite”.
Sulla fiducia nella salvezza: “Te la dà la prestazione, come vivi la settimana, se c’è una buona armonia tra i compagni. Insomma, nel lavoro quotidiano e se fai buone prestazioni”.
Sul poco riposo: “Potrebbe incidere, non hai la settimana piena. Martedì chi ha giocato ha fatto defaticante, mercoledì per alcuni è stato ancora un giorno di recupero. Ti alleni poco ma ormai siamo ad aprile. Penso non cambi tanto perché sia noi che loro abbiamo giocato lunedì”.
Sulla difesa a tre: “Non abbiamo solo tre centrali, ne abbiamo cinque: Erlic, Kumbulla, Tressoldi, Ferrari e Viti. Il Sassuolo ha una fisionomia chiara: a parte con il Genoa, ho sempre giocato con la difesa a quattro. E’ chiaro che ci sono dei momenti dove vedi che puoi giocare in un altro modo: tra i cinque centrali manca magari un doppio a sinistra, c’è solo Doig e vi abbiamo adattato Viti, che a Roma ha fatto una gran bella partita. Non bisogna però fare confusione: bisogna essere chiari e rispettosi per esaltare le qualità dei giocatori a disposizione. La costruzione generalmente la fai con 3 giocatori, gli altri sono pronti a dare ampiezza: non è una mia idea, è l’idea del calcio che c’è adesso”.
Sul trequartista: “Ho sempre giocato con il trequartista, o con un centrocampista offensivo che deve attaccare la porta e soprattutto, in fase difensiva, è un giocatore generoso e sempre presente, un grande senso tattico e qualità con la palla tra i piedi. Ecco perché hanno giocato Henrique, Thorstvedt magari ha altre caratteristiche in quanto a rapidità, Bajrami è ugualmente generoso e bravo con la palla. Soprattutto perché, sugli esterni, abbiamo giocatori portati alla fase offensiva, anche se va riconosciuto che sia Defrel che Laurienté si spendono molto”.