Il risultato di Atalanta-Sassuolo 3-0 è di quelli che ci aspettavamo, ancora una volta. Non ci aspettavamo però tanta sfortuna e i soliti vecchi errori che si ripetono senza soluzione di discontinuità. La squadra che esce narcotizzata dal Gewiss Stadium, trascinata in zona retrocessione al terzultimo posto in attesa del risultato di Udinese-Cagliari, dà l’impressione di aver mollato del tutto.
E sì che una piccola reazione, anche su un campo storicamente avverso come quello bergamasco, c’era stata. Il Sassuolo ha avuto la prima occasione della partita e, dopo l’1-0, aveva tentato la risposta.
Ma il diavolo c’ha le corna. E il rimpallo del tiro di Matheus Henrique su Carnesecchi si è stampato sulla traversa invece di finire in rete. E il penalty dalla doppia possibilità sappiamo com’è andato a finire e, senza colpevolizzare troppo Pinamonti perché i rigori li sbaglia solo chi ha il coraggio di tirarli, possiamo dire che anche il suo doppio errore riproduce un po’ l’intera situazione. Perché poi anche il secondo tempo non è cominciato male, anzi. Tutto si è spento solo nel momento del raddoppio atalantino. E poi, quando Bakker ha segnato il terzo con una sfortunata deviazione di Pedersen è calato del tutto il sipario, anche mentalmente. Guardare gli highlights per cercare conferme.
Sassuolo demolito. Non c’è altro termine per descrivere il contesto. Il calendario, ora, ci mette davanti a due scontri diretti – Empoli e Verona – con il Napoli nel mezzo. Tre partite decisive. Ma forse sarà solo la prossima, quella contro la squadra da lui riportata in serie A tre anni fa, che Dionisi si giocherà davvero il posto. Mancano poco più di una dozzina di partite e i tempi stringono.