Alessio Dionisi ha parlato in conferenza stampa in attesa di Cagliari-Sassuolo, prossima sfida dei neroverdi, sul terribile campo della Unipol Domus: “Nella partita di domani, sicuramente sarà difficile. Si tratta di una partita molto importante, di uno scontro diretto come da qui alle prossime, come quella contro l’Empoli. La dobbiamo affrontare con massima determinazione, sapendo che il Cagliari fa le sue fortune in casa e che nelle ultime tre in casa ha raccolto 7 punti. Dei 10 fatti ne hanno fatti 8 in casa. Sono numeri importanti per loro. Poi veniamo da una sconfitta che ci ha lasciato l’amaro in bocca perché non la meritavamo, perché siamo rimasti in dieci troppo presto per tenere il risultato. Poi è stata una partita fatta bene fino a quando siamo rimasti in 11, abbiamo fatto bene anche in 10 ma non abbiamo mosso la classifica. Questo è il nostro obiettivo: muovere la classifica domani”.
Formazione scontata date le squalifiche di Boloca e Berardi: “Mancheranno Boloca e Berardi, però sapevamo che il rischio era dietro l’angolo. Mimmo era diffidato, Boloca ha commesso un’ingenuità. Andiamo a Cagliari senza di loro ma con giocatori che ci metteranno tutto. Io vedo una squadra in crescita. La partita contro la Roma è stata fatta bene ma non ci ha dato niente. A Cagliari sarà una partita sporca, difficile, dovremo mostrarci all’altezza. Non sarà il campo migliore per noi, ma dobbiamo imparare a gestirla”.
Avversario terribile: “L’ambiente sardo è caldo, si fa sentire, ce lo ricordiamo. Sarà così tutto l’anno a Cagliari, sono partite doppiamente difficili. Anche perché la squadra ha un’altra pelle e un’altra intensità sotto la spinta dei tifosi. Già sono terribili per noi. Noi lavoriamo sempre allo stesso modo, cercheremo di non snaturarci e lavoreremo anche sulla forza altrui. Non abbiamo ancora finito di prepararla ma sappiamo che dovremo limitarli sulle loro situazioni importanti. Le ultime tre che hanno giocato contro il Cagliari, sono squadre più o meno del nostro livello e hanno trovato un punto solo”.
Un commento su Volpato: “Volpato è cresciuto. È un peccato che siamo rimasti in dieci con la Roma, perché non ho potuto fare scelte che altrimenti avrei fatto. Perciò è rimasto escluso. Dovevamo difenderci più che attaccare. Probabilmente troverà sempre più spazio e lo troverà anche domani. Poi, io alleno il Sassuolo, tutta la squadra, non solo lui. Devo trovare il giusto equilibrio in campo. Ad oggi c’è chi trova più spazio perché nell’equilibrio garantisce di più”.
L’obiettivo del Sassuolo resta lo stesso: “Mi pongo obiettivi a breve termine, settimana per settimana. L’unico obiettivo ora è Cagliari. Poi sappiamo qual è il nostro obiettivo. Dobbiamo fare 40 punti il prima possibile. Siamo a 15. In tre partite non si arriva a quaranta ma partita per partita si riducono quelle da giocare. Sono tante e sono molto importanti”.
E ancora un ultimo riferimento a Josè Mourinho: “Sto studiando l’inglese per migliorarlo. Dopo la partita contro la Roma ho detto quello che mi sentivo di dire per difendere quello che faccio, quello in cui credo, i colori che rappresento e i giocatori che alleno. Non c’era bisogno di difenderli ma siccome la parola spetta a me era giusto far valere quello che è opportuno. Quello che dovevo dire l’ho detto. Più che rabbia c’è rammarico, perché per dei dettagli abbiamo perso delle grandi occasioni, come quella contro la Roma, in cui un dettaglio ha determinato il risultato finale. Altre volte è successo. Dobbiamo essere più bravi, perché i dettagli determinano tanto”.