Prestazione in crescita, lucidità ancora da migliorare

Il trittico di incontri “alla portata” si apre con un pareggio casalingo contro il Palermo. Gli uomini di Di Francesco hanno complessivamente disputato una gara discreta ma, inutile dirlo, la partita contro la squadra di Tedesco era assolutamente da vincere per scacciare il fantasma del mancato risultato pieno tra le mura amiche.

L’impresa non è riuscita ma la prestazione è stata comunque positiva, in ragione della gran mole di gioco sviluppata dai neroverdi. Le statistiche della Lega Serie A parlano chiaro: 15 tiri complessivi scagliati da Magnanelli e compagni verso la porta rosanero, dei quali 6 nello specchio. Per contro, solo due tiri in porta per il Palermo, che hanno portato ad altrettante reti. Peraltro, Consigli non è stato quasi mai impegnato, mentre Sorrentino ha dovuto fare gli straordinari: il suo miracolo su Falcinelli nel secondo tempo fa gridare ancora vendetta.

Rimangono due amare consapevolezze: per l’ennesima volta si è andati sotto in casa e, soprattutto, pur avendo ribaltato il punteggio non ci si è dimostrati sufficientemente cinici per mantenere il vantaggio faticosamente conquistato. Non si segna per primi in casa dal lontano 8 novembre, data dell’ultima vittoria casalinga contro il Carpi: il dato rimane oggettivamente preoccupante, così come il brutto vizio di subire, molto frequentemente, il ritorno della squadra avversaria subito dopo averle segnato.

Problematiche, queste, che già si erano palesante nella scorsa stagione e che segnalano il fatto che il Sassuolo è ancora lontano dall’essere una squadra del tutto matura. La crescita rispetto alle ultime partite è comunque sotto gli occhi di tutti, anche sotto quelli dei tifosi più scettici. Un periodo di appannamento è fisiologico e, come affermato da Defrel dopo l’incontro, se si gioca così i risultati non tarderanno ad arrivare.

di Massimiliano Todeschi